Roma, 4 lug. (AdnKronos) - Sì ad un salario minimo in Italia per garantire "il duplice vantaggio di un decentramento della contrattazione e di uno zoccolo retributivo minimo per quel crescente numero di lavoratori che sfugge alle maglie della contrattazione". E' questo l'sms che il presidente dell'Inps Tito Boeri invia al tavolo di confronto tra Confindustria e sindacati che oggi riprendono a dialogare sul modello contrattuale. Sopratutto ai sindacati che sono, dice ancora, "paradossalmente i maggiori detrattori del salario minimo temendo che tolga spazio alla contrattazione". Le premesse per introdurre un salario minimo in Italia, d'altra parte, dice ancora Boeri, ci sono già. Di fatto il nuovo contratto di prestazione occasionale, in vigore fra qualche giorno, infatti, fissa per legge una retribuzione minima oraria (12 euro per il datore di lavoro, 9 al netto dei contributi sociali in tasca al lavoratore) e anche un quantitativo minimo di ore di lavoro da prestare, consentendo peraltro il controllo sulla durata effettiva della prestazione. "Di qui il passo è breve", annota ancora Boeri, per introdurre un salario minimo orario nel nostro ordinamento.