Treviso, 30 mag. (AdnKronos) - Nei primi 26 giorni di maggio le aziende del Triveneto hanno subito 197.178 attacchi: un numero che assume ancor più rilevanza se consideriamo il contesto economico in cui le organizzazioni sono state colpite e la tipologia delle stesse organizzazioni, per lo più aziende manifatturiere, banche, aziende ospedaliere. Significa colpire il tessuto produttivo e sociale di una Regione che è fondamentale per l’economia dell’intero Paese. Da questa analisi e alla luce dei dati del Rapporto Clusit 2017 sulla Sicurezza Informatica in Italia e nel mondo, presentato questa mattina all’Auditorium Cassamarca, ha preso il via la tappa trevigiana di Security Summit, il Convegno che si propone di analizzare lo stato dell’arte della sicurezza cyber e di delinearne in maniera indipendente le prospettive organizzato da CLUSIT, Associazione Italiana per la Sicurezza Informatica - e Astrea - agenzia di comunicazione e marketing – in collaborazione con UNIS&F, la società di servizi e formazione delle Unioni degli Industriali delle province di Treviso e Pordenone.La protezione degli asset aziendali, come know how e brevetti, risulta quindi fondamentale sul territorio. Lo scenario delineato da VAR Group mostra una accresciuta vulnerabilità delle aziende venete a seguito della delocalizzazione nel far east dell’ultimo decennio, che ha coinciso spesso con l’ampliamento del rischio di potenziali intrusioni informatiche nei sistemi, facilitate dal fatto che le reti aziendali sono collegate con i branch office presenti in paesi molto aggressivi dal punto di vista della criminalità informatica.