Venezia, 30 mar. (AdnKronos) - Gli Stati Uniti rappresentano il terzo mercato di sbocco per le esportazioni venete dopo Germania e Francia. Sulla base dell’export cumulato negli ultimi dodici mesi il 'Made in Veneto' negli Usa è ai massimi storici con vendite per 4.800 milioni di euro in crescita del +3,7% rispetto allo stesso periodo del 2015 e del 20,8% rispetto al 2014 (quasi 1 miliardo di euro in più). Inoltre l’Italia è il primo Paese fornitore europeo degli Stati Uniti d’America per prodotti realizzati nei settori a maggior concentrazione di Pmi e tra questi il Veneto eccelle nelle 3F (fashion, food, furniture) che da sole valgono un terzo dell'export regionale e hanno raggiunto la cifra record di oltre 1 miliardo e 400 milioni di euro sempre nel 2016 (+21% rispetto allo stesso periodo del 2014). “Sulla base di questi elementi - ammonisce Agostino Bonomo, Presidente di Confartigianato Imprese Veneto - assume grande rilevanza per le nostre imprese l’offensiva che la nuova amministrazione Trump sembra voler avviare, a cominciare da dazi sino al 100% su alcuni prodotti europei tra cui alcune icone del made in Italy come la Vespa e l’acqua San Pellegrino (quest’ultima dalla Nestlè), ma che potrebbe estendersi anche ad altre produzioni che ci riguardano più da vicino"."L’offensiva dell’amministrazione Usa - secondo Bonomo - segnerebbe infatti una svolta, visto che finora Trump aveva rivolto le sue accuse contro il Messico o la Cina; e aveva congelato il Tpp" il Partenariato Trans-Pacifico.