Migranti: Boldrini, non è invasione, fermare fuga da fame e guerra

politica
AdnKronos
Roma, 30 mag. (AdnKronos) - Il flusso migratorio "non è un'invasione, non è un fenomeno inaspettato. Fin quando ci saranno guerre, violazioni di diritti umani ci sarà la fuga, si chiude una strada se ne apre un'altra, nulla di nuovo". Lo ribadisce la presidente della Camera, Laura Boldrini. Quindi - prosegue - "bisogna impegnarsi di più nella soluzione dei conflitti, a trovare le modalità per fare in modo che i regimi non continuino ad abusare di milioni di persone e bisogna anche dare, per quanto riguarda la migrazione economica, delle prospettive di vita in loco". La presidente della Camera rilancia perciò l'idea di "un grande piano di investimento strategico, un grande piano Marshall. Se non stabilizzeremo questi Paesi saranno loro a destabilizzare noi". Inoltre ritiene "il 'migration compact' una buona base per affrontare in maniera strutturale il problema".Perplessità invece sull'accordo con la Turchia. "Dal punto di vista giuridico ci sono molto problematiche, mi pare che una corte d'appello greco abbia già detto che la Turchia non può essere considerata un primo Paese sicuro". E problemi emergono "anche dal punto di vista politico, perchè mi pare che il Parlamento europeo abbia deciso di non procedere fin quando non si avrà da parte turca l'impegno per soddisfare tutti i criteri previsti e che non sono stati soddisfatti".

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