(AdnKronos) - Giuseppe Arnone, nella mail, annuncia ancora di stare "predisponendo in citazione civile la dottoressa Brunella Sardoni, per spiegare alla signora che le leggi in materia di libertà di pensiero si rispettano e un manifesto o uno striscione non può essere sequestrato nel medesimo esemplare nove volte". Quindi, chiede il dissequestro dello striscione. E scrive: "Il reato di vilipendio si può applicare a Fonzo esattamente come si può applicare al bidello della scuola di sua figlia se qualcuno ritenesse di metterne in discussione le capacità bidellesche". Poi scrive anche che il Procuratore Renato Di Natale "andrà in pensione e quindi non subirà procedimenti disciplinari, ma anche i magistrati pensionati risarciscono i danni e subiscono i procedimenti penali". E chiude citando il compianto Giuseppe Gennaro, ex Procuratore aggiunto di Catania, morto di recente: "Peccato che sia morto perché altrimenti poteva darvi qualche buona spiegazione, proprio partendo dai nostri rapporti". Una lettera ritenuta dai magistrati di Agrigento particolarmente minacciosa e grave. Da qui la decisione di aprire un fascicolo per "minaccia grave" e inviarlo, per competenza, a Caltanissetta che adesso se ne occuperà.