Roma, 25 mag. (AdnKronos) - Una moratoria sul referendum. Almeno per questi ultimi 10 giorni di campagna elettorale. I dirigenti della minoranza Pd che stanno girando l'Italia per le amministrative lanciano l'allarme. "I candidati sindaci, e sono quasi tutti renziani, sono preoccupati", riferisce Roberto Speranza, tra gli altri. La battaglia per il Sì di Matteo Renzi, dicono, rischia di allontanare gli elettori del Pd orientati al No. E non solo. La polemica con l'Anpi, per dire, ha fatto infuriare Pier Luigi Bersani. Non solo nel merito ma anche perché, in zone come la sua, l'Emilia, certe cose producono il loro effetto sugli elettori. "E poi mettici il 'Letta non ha fatto niente' e poi Bersani che trattava con Verdini... Ogni giorno ce n'è una", osserva Davide Zoggia. "Questa ossessione di Renzi per il referendum è un danno per i nostri candidati. Almeno in questi ultimi giorni di campagna elettorale sarebbe bene che Renzi, la Boschi e tutti gli altri abbassassero un po' i toni. Tutto quello che fa male al Pd, in questo momento, fa male ai nostri candidati", continua Zoggia. Riflessioni non solo della minoranza, ma condivise anche da altri settori del Pd. Vedi Matteo Orfini in un'intervista all'Huffington Post: "Magari nei ritagli di tempo, tra un dibattito surreale e l’altro, proviamo a vincere le amministrative...", dice il presidente dem giudicando un "errore" quello di Renzi e Boschi di dire che se perdono, lasceranno la politica. "Suggerirei di non trasformare il voto sulla riforma della Costituzione in qualcos’altro".