Roma, 24 mag. (AdnKronos) - Non sarà il consumatore finale a pagare per l'intersezione fra la rete elettrica e la posa della fibra ottica nell'ultimo miglio. Anzi, il consumatore potrebbe addirittura trarne profitto. Questo perché i distributori, Enel ma anche Terna o le municipalizzate, dovranno riconoscere come sconto da applicare alla tariffa elettrica una percentuale del corrispettivo che incasseranno per recuperare i costi sostenuti per mettere a disposizione la rete. Una percentuale, questa, che spetterà all'Autorità per l'Energia definire nell'ambito delle delibere tariffarie.Il tema, quello delle eventuali ricadute dell'installazione della banda larga sui consumatori, è stato oggetto, nelle settimane scorse, di un'interlocuzione tra Palazzo Chigi e le Autorità interessate alla vicenda ossia l'Autorità per l'Eneriga e l'Agcom. Le Authorities hanno ribadito che non ci sarebbe stato alcun costo per il consumatore.Anzi, come previsto dal decreto legislativo 33 del 15 febbraio 2016, che recepisce una direttiva Ue del 2014, una percentuale del costo che gli operatori che poseranno la fibra ottica dovranno riconoscere agli operatori che possiedono la rete dovrà essere decurtata dalla bolletta degli italiani. Come dire l'utilizzo della rete per altre finalità potrebbe permettere di ottenere uno sconto in bolletta.