Milano, 23 mag. (AdnKronos) - Una forte visione tecnica e industriale, ideare progetti che si rivelano nel medio termine piuttosto che nel breve, determinazione, passione e forte competenza. E' questa la ricetta che ha permesso a Sipcam-Oxon, società italiana dell'agrofarmaco, a diventare leader di settore e a compiere 70 anni di vita. A dirlo all'Adnkronos è Nadia Gagliardini, presidente del guppo e nipote di uno dei due fondatori. Perché la storia di Sipcam (Oxon viene fondata nel 1970), nata a Milano nel 1946 dalla volontà di Emilio Gagliardini e Balbo Ciocca, è anche la storia di due famiglie. E' diventata una multinazionale, con società e stabilimenti in tutto il mondo, dà lavoro a 800 dipendenti e nel 2015 aveva un fatturato di 420 milioni di euro, ma è ancora guidata dai discendenti dei due fondatori, ora arrivati alla terza generazione. Proprio per non intaccare la sua chiara identità, il gruppo, primo tra quelli di proprietà totalmente italiana, ha anche scelto di non quotarsi in borsa.Un sodalizio che dura da 70 anni. "La vera chiave - spiega Nadia Gagliardini - è solo la condivisione dei valori. Entrambi pensiamo al medio-lungo termine ed entrambi crediamo appassionatamente in quello che facciamo". Ad agevolare la crescita della società, arrivata al 15° posto nel ranking mondiale dell'agrofarmaco, contribuisce un settore in continua evoluzione. "L'agricoltura - continua Gagliardini - deve affrontare grandi sfide: la popolazione mondiale cresce, nel 2050 toccherà i 9,5 miliardi e la produzione di cibo dovrà adeguarsi a una richiesta maggiore. Inoltre ci saranno sette miliardi di animali da allevamento che dovranno essere sfamati. Secondo la Fao, l'organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, già oggi senza gli agrofarmaci avremmo 30% in meno di raccolti. Il nostro è un settore che non può non esistere".