Palermo, 23 mag. (AdnKronos) - "A ventiquattro anni dall’eccidio di Capaci è sempre viva la figura di Giovanni Falcone. Da magistrato scrupoloso qual era, Falcone con la sua attività d’indagine riuscì a far condannare, finanche in Cassazione, i boss di Cosa nostra. Del giudice Falcone ricordo anche lo spirito riformatore che contrassegnò la sua attività al servizio del ministero della Giustizia: fu infatti l’ispiratore delle misure adottate nel 1991 sulla carcerazione cautelare aggravata, sull’ausilio dei collaboratori di giustizia e sulla istituzione della Procura nazionale antimafia". Lo dice Giuseppe Picciolo, capogruppo di Sicilia Futura all'Assemblea regionale siciliana."Sono convinto che un uomo vive ancora - aggiunge - se continua a darci una guida nella nostra opera quotidiana: Giovanni Falcone ci ha insegnato che la pratica della legalità e della trasparenza non deve essere un’arida osservanza delle leggi, ma un fatto culturale che appartiene a tutti affinché nelle Amministrazioni- conclude il parlamentare - prevalga il rispetto del diritto di tutti i cittadini a potersi esprimere liberamente ed a progredire".