Roma, 22 mag. (AdnKronos) - Prima le urne, poi l'espulsione. Sarebbe questa, al momento, la tesi più accredita nel M5S sul futuro del sindaco di Parma Federico Pizzarotti, sospeso dal Movimento per aver ricevuto un avviso di garanzia e non aver avvertito i vertici per tempo. Fonti 5 Stelle spiegano all'Adnkronos che, al momento, si pensa di 'congelare' il cartellino rosso -il verdetto è atteso tra oggi e domani- per limitare i danni, in vista del voto per le amministrative del prossimo 5 giugno.I sondaggi, che sembrano dar ragione a chi crede che il caso Pizzarotti abbia leso parecchio al Movimento, avrebbe indotto lo staff di Milano e il direttorio a prendere tempo, "se rilanciassimo noi la vicenda, facendo montare il caso - spiega una fonte - saremmo degli autolesionisti, più di quanto non lo siamo stati finora. La cosa migliore è lasciar decantare...".Intanto a Parma si lavora alla difesa, ovvero alle cosiddette controdeduzioni che il sindaco ducale invierà nelle prossime ore per spiegare le proprie ragioni. Domani, a quanto si apprende, Pizzarotti terrà una conferenza stampa alle 15 per renderle pubbliche. Ma c'è chi teme che la visibilità del sindaco possa irrigidire i vertici, in particolar modo Beppe Grillo. "Voleva espellerlo per direttissima già dieci giorni fa - spiega all'Adnkronos una fonte molto vicina al leader del Movimento - se il sindaco gli fa saltare i nervi ci impiega un minuto a pigiare il tasto 'eject'".