Roma, 20 mag. (AdnKronos) - Un Sud sempre meno competitivo rispetto all’Europa, con forti deficit soprattutto nella preparazione tecnologica (37,3 punti rispetto a 50), mercato del lavoro (37,7 contro 50) e qualità delle istituzioni (36,6 contro 51,4), ma che svetta per benessere fisico della popolazione (54,3 punti rispetto alla media europea di 49,4). A livello regionale nel settore dell’intermediazione finanziaria e delle consulenze specialistiche Calabria, Sardegna, Molise e Campania registrano performances superiori alla media europea. E' quanto emerge dallo studio 'Divari di competitività tra regioni durante la sovereign debt crisis: il Mezzogiorno tra resistenza e resa' dei professori M. Aria, G. Lucio Gaeta e U.Marani, pubblicato sulla Rivista Svimez edito da Il Mulino e diretto da Riccardo Padovani.Lo studio prende in esame gli andamenti della competitività di 255 aree territoriali appartenenti a 27 paesi europei diversi con attenzione a quelli delle regioni meridionali per gli anni 2010-13, in base a elaborazioni sugli ultimi dati Eurostat disponibili. Nello specifico, guardando i singoli indicatori in un’ipotetica scala da 1 a 100, emerge che il Sud rispetto alla media Ue registra un forte gap nella maggior parte degli indicatori. In particolare, nelle infrastrutture il Sud si è fermato nel 2013 a 41,6 (in calo di 4 punti percentuali rispetto al 2010) a fronte del 48 della media Ue e del 50 del Nord Italia; nell’innovazione segue pressapoco lo stesso andamento (nel 2013 in calo, da 43 a 40,6 rispetto a una media Ue di 48,9).