Roma, 4 mag. (AdnKronos) - "Finalmente regole chiare ed apertura del mercato". Questo, in sintesi, il positivo giudizio del Consiglio Nazionale degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori sui sette documenti posti in consultazione on-line dall’Anac, a supporto dell’applicazione del nuovo Codice degli Appalti."Le Linee Guida -commenta il presidente del Consiglio nazionale, Giuseppe Cappochin- si muovono nella direzione da noi auspicata. Interpretando il quadro normativo complessivo in vigore nel settore dei lavori pubblici e riprendendo i contenuti della propria determina n°4 del 2015 l’Anac, infatti, ripristina l’obbligo per le stazioni appaltanti di calcolare l’importo da porre a base d’asta negli affidamenti di servizi di architettura e ingegneria, restituendo così alle stazioni appaltanti regole certe per determinare le procedure di gara da scegliere, le quali variano con il variare dell’importo a base d’asta".Viene così scongiurato il rischio, continua, "che le stesse stazioni appaltanti, sottostimando l’importo da porre a base di gara, oltre a compromettere la qualità delle prestazioni professionali, possano individuare procedure errate, ricorrendo, ad esempio, ad un affidamento diretto anziché ad una procedura negoziata o ad un’asta pubblica, violando i più elementari principi della trasparenza".