Da consulenti lavoro circolare su accesso a part time agevolato

previdenza
AdnKronos
Roma, 18 apr. (Labitalia) - Un'analisi giuridica del part time agevolato. E' quella fatta dalla Fondazione Studi dei consulenti del lavoro nella circolare numero 7, soffermandosi sul campo di applicazione, sulle incentivazioni economiche previste e sulla prassi amministrativa che consente di accedere ai benefici economici del part time agevolato. "Il lavoratore -spiega- a fronte della riduzione dell’orario di lavoro, pur riducendosi la retribuzione, ha un netto proporzionalmente superiore al passato (per effetto della contribuzione versata in busta paga) e inoltre non subisce conseguenze negative sul versante pensionistico (per effetto dell’accredito della contribuzione figurativa e della neutralizzazione delle retribuzioni)". "Il datore di lavoro -fa notare la Fondazione Studi- ha la possibilità di ridurre il proprio costo del lavoro, corrispondente al salario non più dovuto, relativo alla quota parte di rapporto trasformato". "Rientrano nel campo di applicazione della norma -avverte- tutti i lavoratori dipendenti di aziende di qualsiasi dimensione operanti nel settore privato indipendentemente dal fondo previdenziale di iscrizione. Infatti, la norma estende la propria applicazione a tutti i fondi previdenziali, siano essi anche sostitutivi o esclusivi dell’Assicurazione generale obbligatoria (Ago)". "Il riferimento ai fondi esclusivi -sostiene- dell’Ago porta a ritenere che rientrino nel perimetro normativo anche i lavoratori dipendenti da aziende private che, per effetto di normative di carattere speciale, sono iscritti nella gestione ex Inpdap". "Possono accedere al beneficio -continua la Fondazione Studi- i lavoratori titolari di un rapporto di lavoro full time a tempo indeterminato che trasformano il rapporto di lavoro; non possono, quindi, fruire del beneficio i lavoratori che sono già in part time e che intendano ridurre maggiormente l’orario di lavoro".

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