Olbia, gruppo consiliare Udc
"Questa maggioranza è in sofferenza"

di Antonella Brianda


OLBIA. "Questa maggioranza è in sofferenza e l'ultimo consiglio comunale ce l'ha chiaramente dimostrato". Non ha usato mezzi termini Gian Luca Corda, consigliere comunale del gruppo dei Popolari per la Sardegna, o meglio Udc, nel corso di una conferenza stampa indetta proprio per portare all'attenzione la "grave situazione nella quale versa l'amministrazione comunale e di conseguenza la città". Nell'aula consiliare di Poltu Quadu si sono riuniti l'assessore alla Cultura, Vincenzo Cachia, il capogruppo Stefano Giua, Vito Langiu e il commissario del partito a Olbia, Gianni Derosas. Le loro voci, unanimi e coese sono andate in una direzione ben precisa: mettere in evidenza la situazione di stallo della città, colpita esattamente cento giorni fa dall'alluvione e ancora in forte agonia. "Olbia non ha bisogno di una maggioranza con il mal di pancia. Occorre fare un'emergenza Olbia, o meglio un'emergenza Gallura, perché se non si danno risposte concrete ai nostri concittadini, è meglio andare a casa", ha rincarato la dose l'assessore Cachia, seguito a ruota dal consigliere Vito Langiu: "Se l'unica iniziativa che l'amministrazione in questo periodo si sente di portare avanti è quella di creare un monumento per la memoria dell'alluvione, ci conviene andare lasciare". 

Una scossa: questo è quello che i consiglieri dei Popolari per la Sardegna vogliono dare all'amministrazione, "perché - come hanno affermato - occorre dare risposte concrete agli olbiesi e le risposte non devono riguardare solo l'alluvione, ma anche altri temi chiave per la città e il territorio a partire dalla questione Meridiana, dal San Raffaele, e dagli investimenti del Qatar". "Il nostro intento non è quello di fare cadere questa amministrazione che continueremo ad appoggiare se si faranno azioni concrete per la città. Ma è inaudito che le commissioni non si riuniscano da mesi. Spetterà al sindaco cercare la medicina giusta per questa amministrazione che deve ritrovare l'unità, l'amalgama per andare avanti", ha concluso il capogruppo Giua che ripone così tutto nelle mani del primo cittadino Gianni Giovannelli. Se l'intento acclarato non è quello di arrivare ad un rimpasto, le prerogative però sembrerebbe ci siano tutte.  

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