Ciclone Cleopatra è stata un'anomalia
L'esperto spiega il perché dell'evento

di Antonella Brianda


OLBIA. Il direttore dell'Osservatorio Meteorologico di Milano Duomo ha tentato di ricostruire lo scenario delle condizioni meteo che hanno portato a determinare il ciclone che si è abbattuto sulla Sardegna, ma in particolare sulla Gallura. Secondo Sergio Borghi, la vera anomalia non è stata tanto questa alluvione, anche se ha avuto un carattere del tutto eccezionale, ma la temperatura particolarmente elevata dei due mesi che hanno preceduto questo drammatico evento.  "Il problema - spiega Borghi - è che nei ultimi due mesi si sono registrate condizioni meteo-climatiche davvero insolite. Noi sappiamo che novembre è un mese particolare per il nostro paese. Questo è dovuto al fatto che le perturbazioni che riescono a farsi strada dall'Oceano Atlantico fino all'Italia trovano condizioni molto particolari legate al riscaldamento delle acque del mare. Se il ciclo delle perturbazioni non è costante, l'acqua del mare non si fredda e tutta l'energia poi viene assorbita da poche perturbazioni che diventano particolarmente violente". 


In Sardegna, secondo i dati esposti dal ministro dell'Ambiente Orlando in Parlamento, sono caduti circa 450 millimetri di pioggia nell'arco di dodici ore, ossia quasi la metà delle precipitazioni che cadono sulla regione in un anno. "Queste condizioni climatiche - conclude l'esperto - favoriscono la creazione di eventi molto intensi del tutto simili ai cicloni tropicali anche se su scala molto più ridotta in termini di dimensioni. L'energia del mare diventa umidità che alimenta questi sistemi nuvolosi che sono capaci di fenomeni davvero devastanti". 


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