OLBIA. Sono partite mercoledì 26 giugno le venticinque delegate dalla Sardegna che hanno portato le loro esperienze in Parlamento Europeo a Bruxelles. Non sono donne qualunque, sono persone che ogni giorno lavorano a stretto contatto con le vittime della violenza di genere. L'occasione del viaggio era una di quelle speciali, in cui confrontarsi con le alte cariche delle istituzioni internazionali, per fare un passo avanti e lottare con ancora più forza contro una piaga che sta dilagando in Italia e nel mondo. A volere fortemente questo incontro di due giorni sul femminicidio che ha preso il nome dallo spettacolo teatrale di Serena Dandini, "Ferite a morte", è stata l'europarlamentare sarda Pd, Francesca Barracciu, che ha guidato la delegazione della Sardegna volata a Bruxelles. La proposta della Barracciu ha da subito avuto l'appoggio delle deputate europee del partito Socialists Democrats, ognuna delle quali ha coinvolto un gruppo di donne impegnate nel lavoro all'interno dei centri anti violenza.
Da Olbia, insieme all'eurodeputata sarda, è partita alla volta del Parlamento Europeo, anche la presidente dell'Associazione Prospettiva Donna, Patrizia Desole. Dal settembre del 2009, proprio grazie alla volontà dell'Associazione gallurese e ai finanziamenti della Regione Sardegna, anche a Olbia è attiva una Casa Protetta che accoglie le donne bisognose di aiuto. Attualmente nella struttura vivono sette madri con i loro bambini, tra cui un neonato. Nessuno meglio di Desole poteva parlare del problema della violenza di genere in Gallura. Lei che da anni porta avanti la battaglia contro qualsiasi forma di violenza, sia essa fisica o psicologica, nei confronti delle donne. "E' stata un'esperienza bellissima ma soprattutto importantissima per me come donna e come presidente di un'associazione che lotta contro la violenza di genere. Sono sicura che tutti i problemi che sono stati affrontati in questa sede, troveranno una risoluzione e si potrà continuare a lavorare meglio per aiutare le vittime. Per noi che tutti i giorni stiamo a stretto contatto con realtà difficili e delicate, è essenziale capire cosa le istituzioni e in particolare l'Unione Europea stanno attuando per tentare di arginare un fenomeno così logorante", ha dichiarato Patrizia Desole, a poche ore dalla fine dell'incontro a Bruxelles.
Durante questa due giorni tutta la femminile, sono stati esaminati i provvedimenti assunti dall'Europa, come il Certificato Europeo di Protezione Civile di cui le vittime di violenza potranno usufruire per vedersi garantita la protezione, non solo nel paese d'origine ma in ogni parte d'Europa. Si è parlato inoltre della ratifica della Convenzione di Istanbul che il 19 giungo scorso è entrata a far parte dell'ordinamento giudiziario italiano. La giornata di giovedì 26 giugno è stata caratterizzata da un reading sul progetto teatrale "Ferite a morte" di Serena Dandini e Maura Misiti. Tra le protagoniste anche l'attrice Lella Costa e Paola Cortellesi. "Sicuramente torno a Olbia e al mio lavoro nell'Associazione con una marcia in più e con la consapevolezza che le istituzioni sono dalla parte delle donne", ha dichiarato Patrizia Desole.