Sara Doris racconta il padre Ennio a Porto Rotondo
mercoledì 7 agosto 2024
Evento speciale a Porto Rotondo per ricordare uno dei grandi personaggi del borgo fondato 60 anni fa dai Conti luigi e Nicolò Donà Dalle Rose.
OLBIA.In occasione del sessantennale della celebre località gallurese l'Associazione Giovani Porto Rotondo, presieduta dall'avvocato Sergio Deiana, ha pensato ad un appuntamento, nell'ambito della 23esima edizione del Portorotondo Festival, dedicato ad un illustre portorotondino che, assieme ad altri nomi celeberrimi della cultura, dello spettacolo, della politica e dell'economia, come Paolo Villaggio, Krizia, Silvio Berlusconi, Marta Marzotto solo per citarne qualcuno, ha contribuito a promuovere Porto Rotondo e l'Isola intera a livello internazionale.
Per la prima volta in Sardegna si parlerà del libro di Sara Doris "Ennio, mio padre" edito da Piemme dedicato al fondatore di Banca Mediolanum che nel breve volgere di mezzo secolo ha creato un impero finanziario che è una delle realtà più solide dell'Italia potenza mondiale dei grandi Stati Europei.
E l'autrice, intervistata dal giornalista Pier Augusto Stagi, ne parlerà proprio a Porto Rotondo dove i genitori, Ennio e Lina, vollero costruire il loro buen retiro per le vacanze estive, un pò la loro seconda casa, quella dove trascorrere i momenti gioiosi assieme alla famiglia e alle persone care.
L'incontro, ad ingresso libero e gratuito, si terrà questa sera mercoledì 7 agosto allo Yacht Club di Porto Rotondo con inizio alle ore 19.30.
«Ha avuto la fortuna, Ennio Doris, mio padre, di aver messo a fuoco molto presto il miglior talento che aveva. Suo, senza però appartenergli. Per lui, avere una capacità, una dote particolare, voleva dire aver ricevuto una risorsa da mettere a disposizione di tutti. Di proprio, un uomo di talento ha solo la responsabilità di mettere a frutto ciò che gli è stato affidato, a beneficio del mondo. Di questo era convinto.» Ennio Doris è stato il grande innovatore del settore bancario italiano. Con visione di lungo periodo e generosità ha costruito da zero il suo successo, ma il successo non ha nutrito il suo ego, bensì la sua voglia di fare. L'ottimismo, la passione e la fede che hanno animato la sua ascesa e la storia di Banca Mediolanum affondano le radici nell'intera vita di un uomo che ha sempre avuto nell'attenzione all'altro la propria stella polare. Sara Doris unisce il racconto di una business story italiana di respiro internazionale a un ritratto intimo e affettuoso di figlia, e riannodando i fili della straordinaria avventura umana di suo padre fa emergere quei valori di granito che lo hanno accompagnato nella sfera pubblica così come in quella privata. Per quanto abbia volato nella vita, Ennio Doris ha sempre tenuto i piedi ben radicati a terra: il senso profondo della famiglia e delle relazioni umane lo ha guidato dall'infanzia povera e felice nel paesino veneto di Tombolo fino a un modello di business fondato sul rispetto della persona, e proprio per questo vincente. Il bambino che giocava scalzo con un pallone improvvisato, il giovane che si innamorò a prima vista e che per tutta la vita amò profondamente la stessa donna, il visionario che realizzò i suoi sogni senza mai scoraggiarsi di fronte agli ostacoli, il banchiere stimato che - unico al mondo - quando fallì Lehman Brothers risarcì i propri clienti: Ennio Doris è stato tutto questo, e la sua storia continua a essere fonte di ispirazione per chiunque voglia lasciare una traccia lì dove prima non c'era.
Recentissimo è stato il successo del film C'è anche domani", diretto da Giacomo Campiotti e liberamente ispirato all'autobiografia del fondatore di Mediolanum scomparso nel novembre 2021, che ha visto un gigante del cinema e del teatro come Massimo Ghini interpretarlo con magistrale bravura e riuscendo a creare una pellicola potente che ha affascinato il pubblico accorso numeroso nelle sale incuriosito dalla storia di uno dei grandi innovatori dell'Italia migliore.
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