OLBIA. Su di lui pendeva un mandato di cattura europeo dopo la sentenza di condanna del Tribunale di Tempio Pausania del 27 dicembre 2016. Da allora l'uomo si era reso irreperibile, l'Interpol del ministero dell'interno con la collaborazione dell'Interpol di Tirana hano individuato l'uomo che ora dovrà scontare in Italia dieci anni di reclusione per essersi reso responsabile di una brutale aggressione nei confronti di una connazionale albanese che aveva manifestato la volontà di cambiare vita. La donna, infatti, era stata portata in Italia con la promessa di un lavoro, ma poi era stata costretta a prostituirsi sotto quotidiane minacce di violenza.
Alla sua richiesta di esser liberata e di poter andare a vivere con un ragazzo con il quale avevo stretto una relazione era stata seauestrata con la forza e trasportata in un luogo isolato dove è stata brutalmente picchiata con mazze e oggetti contundenti provocandole lesioni ed emorragie gravissime. La donna era stata poi abbandonata esanime in una via del centro di Olbia per poi essere soccorsa da un passante. Le indagini poste in essere dai carabinieri di Olbia e condotte dalla procura di Tempio Pausania hanno consentito di individuare gli autori della violenza, i quali sonos tati sottoposti a fermo di indiziato di delitto. nei mesi successii la donna è stata accolta in una struttura protetta della Sardegna mentre i responsabili dell'aggressione dopo un anno di custodia cautelare sono usciti dal carcere.