Presunti abusi edilizi a Tavolara, il Grlg preoccupato per il pericolo di prescrizione

lunedì 9 gennaio 2023
L'udienza per il dibattimento è stata rinviata già quattro volte.
OLBIA. Il gruppo di intervento giuridico interviene sulla questione relativa al procedimento in corso per il reato di abusivismo in merito alla costruzione di una villa sull'Isola di Tavolara. Il GrlG dichiara la preoccupazione per i continui rinvii delle udienze, prima il 13 luglio 2021, poi il 1 marzo 2022, il 7 giugno 2022, il 23 settembre 2022 e la prossima data è programmata per il 10 gennaio 2023. "Inizierà finalmente i dibattimento. Si farà in tempo ad evitare che tutto finisca in prescrizione?" si chiede Stefano Deliperi, presidente dell'associazione. Tutto ha inizio alla fine dell'estate del 2019  quando l'associazione ecologista Gruppo d'Intervento Giuridico (GrIG), su segnalazione di un gruppo di turisti, ha informato e richiesto i relativi atti (26 agosto 2019) alle Amministrazioni pubbliche e alla Magistratura competenti riguardo un cantiere edilizio sull'Isola di Tavolara.
Con estrema rapidità, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Tempio Pausania in base agli accertamenti condotti dai Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio Culturale di Cagliari, ha posto (6 settembre 2019) il cantiere sotto sequestro preventivo, convalidato (13 settembre 2019) dal G.I.P. presso il Tribunale di Tempio Pausania.

Con citazione diretta, il 20 ottobre 2020, il Procuratore della Repubblica Gregorio Capasso ha  citato a giudizio Vittorio e Loredana Marzano, committenti dei lavori, Giuseppe Ciambella e Paolo Guglielmi, amministratore unico (il primo fino all'aprile 2018) della Igas Com s.r.l., committente dei lavori, Julio Cesar Ayllon, direttore dei lavori, Marilena Cardone, amministratrice unica della CAMA Costruzioni s.r.l., esecutrice dei lavori, davanti al Tribunale penale di Tempio Pausania (in forma monocratica) all'udienza del 7 gennaio 2021.
Sono accusati, in concorso fra loro, di aver realizzato opere ritenute abusive in assenza di permesso di costruire e di autorizzazione paesaggistica (artt. 110 cod. pen., 44, comma 1°, lettera c, del D.P.R. n. 380/2001 e s.m.i. e art. 181 del decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.): demolizione integrale di un fabbricato rurale del 1936 e nuova costruzione (metri cubi 752,32) in totale difformità del provvedimento unico Comune Olbia n. 382 del 2 dicembre 2015 (ristrutturazione con aumento volumetrico ai sensi della legge regionale Sardegna n. 4/1999 e s.m.i.), per giunta privo di efficacia per decorrenza del termine.
Secondo l'accusa una casa rurale è stata trasformata senza le previste autorizzazioni in una villa di circa 300 metri quadrati su due piani, in corso di completamento a un centinaio di metri dal mare. Sulla piccola isola, peraltro, come spiega Deliperi, sono presenti una pluralità di misure di tutela: dal vincolo paesaggistico (decreto legislativo n. 42/2004 e s.m.i.) al vincolo di conservazione integrale (art. 10 bis della legge regionale n. 45/1989 e s.m.i.), alla presenza del sito di importanza comunitaria (S.I.C.)"Isola di Tavolara, Molara, Molarotto" (direttiva n. 92/43/CEE sulla salvaguardia degli habitat naturali e semi-naturali, la fauna e la flora).
Il GrIG, individuato quale "parte offesa" da parte della Procura, è costituito parte civile nel dibattimento, rappresentato e difeso dall'Avv. Susanna Deiana, del Foro di Cagliari.
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