OLBIA. Il 31 maggio, dopo il lungo periodo di sosta dovuto all'epidemia del Covid, si è tenuta la prima riunione annuale dei medici aderenti alla Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) della Diocesi di Tempio Ampurias-Olbia. Era necessario infatti ridefinire l'identità di questo gruppo all'interno della nostra Diocesi alla ripresa della vita associativa.
E' emerso da parte di tutti i partecipanti la necessità di essere presenza qualificante nella comunità diocesana attraverso un impegno concreto, proponendosi come "gruppo di persone" che condividono un modo di vivere, di pensare, di essere nel mondo. Concetto in parte ribadito durante la celebrazione della Messa, officiata dall'Assistente Spirituale don Paolo Pala, intensa nella sua semplicità, nella festa della Visitazione della Vergine a Sant'Elisabetta. "Visitare" è un atto tipico dell'attività medica – ha detto in sintesi don Paolo – ma è denso di significati umani e cristiani che ci sono stati proposti proprio in questa festa: farsi vicini in una relazione di aiuto, in un reciproco riconoscimento del dono della vita che ci è stato dato di portare e custodire.
Sono stati proposti come riferimento pratico anche alcuni passi della lettera a Diogneto, dove si trova una forte indicazione dell'essere presenza: "I cristiani non si differenziano dagli altri uomini né per territorio, né per il modo di parlare, né per la foggia dei loro vestiti. Infatti non abitano in città particolari, non usano qualche strano linguaggio, e non adottano uno speciale modo di vivere. Questa dottrina che essi seguono non l'hanno inventata loro in seguito a riflessione e ricerca di uomini che amavano le novità, né essi si appoggiano su un sistema filosofico umano. Risiedono poi in città sia greche che barbare, così come capita, e pur seguendo nel modo di vestirsi, nel modo di mangiare e nel resto della vita i costumi del luogo, si propongono una forma di vita meravigliosa e, come tutti hanno ammesso, incredibile". Essere medici cattolici perciò non presuppone praticare una medicina "diversa", ma ispirarsi a valori diversi che influiscono sul modo di fare e di vivere il rapporto tra colleghi, con la sofferenza ed i sofferenti, con la società e le comunità.
Fatte queste premesse, sono emerse delle proposte operative che possiamo sintetizzare nei seguenti punti:
-Essere gruppo: per essere gruppo è necessario incontrarsi, scambiarsi le esperienze, conoscersi, vivere insieme momenti aggreganti di confronto e di preghiera. E' stato deciso di dare agli incontri una cadenza bimestrale, lasciando spazio in questi incontri sia al confronto delle esperienze e delle progettualità, sia a momenti formativi che saranno programmati in base alle esigenze emergenti. Questi momenti formativi si intende aprirli anche alle altre professioni sanitarie in una visione di pastorale sanitaria.
-Sede: è stato proposto di individuare comunque una sede, intesa come punto fisico e non solo virtuale di incontro e di riferimento per tutti. E' stato proposto unanimemente di chiedere di "mettere la tenda" presso la Parrocchia di Sant'Ignazio da Laconi ad Olbia, dove si è tenuta la riunione, simbolicamente risiedendo in una Chiesa in costruzione, così come in costruzione è questo gruppo: i molti locali disponibili sono stati ritenuti adatti all' attività futura. Richiesta che è stata accolta con piacere da Padre Alberto Costa. Questo non significa che non verranno organizzati incontri altrove nella Diocesi, ma la "tenda" per ora è piantata lì. Si è deciso di usare il termine tenda nel senso biblico più profondo: non domicilio fisso, la tenda presuppone la mobilità di chi è in cammino.
-Attività: molti sono gli ambiti individuati in cui si potrebbe qualificare la presenza e il servizio come Medici Cattolici. Alla fine è prevalsa l'idea di iniziare un cammino che, come ha sottolineato citando il poeta Machado il prof. Vincenzo Saraceni (Segretario Nazionale AMCI, presente all'incontro), si costruisce camminando. In pratica sono state individuate alcune proposte iniziali: 1) essendo presenti già sul territorio – ad es. Caritas ad Olbia e Tempio- delle strutture ambulatoriali e assistenziali nella quali si fornisce assistenza e consulenza per le persone che non hanno possibilità di essere seguite a livello pubblico, ci si proporrà ognuno con la propria competenza in supporto della realtà territoriale più vicina. Dal momento che sono presenti all'interno dell'Associazione anche alcuni Medici di Medicina Generale (Medici di famiglia) ci si metterà a disposizione anche a domicilio dei pazienti là dove sarà richiesto, con un supporto specialistico all'attività del medico di famiglia (vedi ad es. Terapia del Dolore e supporto nella Cure Palliative). 2) Si valuterà se proporre anche noi un servizio di supporto ambulatoriale in aggiunta a quelli esistenti, anche se per ora si inizierà collaborando ed appoggiando quelli già esistenti. 3) E' stata rilevata la necessità di una presenza educativa nel mondo dei giovani e nelle famiglie viste le problematiche inerenti il valore della corporeità, della salute, quelle relative alla sessualità ed alla violenza nel mondo adolescenziale: si è costituita una piccola avanguardia che verificherà la possibilità di una presenza nelle scuole, nelle parrocchie, nei gruppi giovanili.
- Vita dell'Associazione: quest'anno a ottobre (7-8-9) si terrà dopo cinque anni il congresso nazionale dell'Associazione: è un momento importante di confronto in vista di un impegno all'interno anche della Chiesa Italiana. E' stato proposto di lavorare unitariamente con le altre realtà associative regionali, in particolare con le Diocesi di Nuoro e Sassari, per una maggiore collaborazione tra diocesi.
Il prossimo incontro si terrà il 21 luglio presso la Sede di Sant'Ignazio da Laconi ad Olbia.