Olbia, espianto di organi al Giovanni Paolo II

mercoledì 28 aprile 2021
L'intervento è stato effettuato nella notte dall'equipe di anestesia e rianimazione dell'ospedale.
OLBIA. Una decisione capace di trasformare il momento di dolore più grande per una famiglia nella speranza di vita per altri: grazie alla scelta dei familiari di una giovane donna deceduta ieri all'ospedale di Olbia, altre tre persone potranno tornare alla vita. In seguito alla morte di una donna , ricoverato da diversi giorno  nel reparto di Rianimazione dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, la famiglia ha consentito alla  donazione degli organi che andranno a migliorare la vita di tre  pazienti.

Viste le condizioni cliniche della donna nella mattinata di ieri è  iniziata la fase di osservazione per verificarne lo stato di morte  celebrale: l'accertamento della morte si basa sulla verifica, per almeno  6 ore consecutive, della contemporanea assenza dello stato di coscienza,  di tutti i riflessi che coinvolgono l'encefalo, dell'attività  respiratoria spontanea, dell'attività elettrica cerebrale. Solo in seguito al periodo di osservazione, terminato alle 17.00 di  ieri, è stato possibile avviare le procedere per la donazione degli  organi.

I familiari, a cui va un sentito ringraziamento da parte di tutta l'Ats  e l'Assl di Olbia , hanno deciso di donare gli organi della donna: un  gesto che consentirà di salvare tre persone.

"In seguito alla conclusione del periodo di osservazione – spiegano del  reparto di Rianimazione del Giovanni Paolo II di Olbia – nel cuore della notte, con una equipe proveniente dal "Brotzu" di Cagliari e un altra da "Le Molinette" di Torino, abbiamo  proceduto al prelievo degli organi che consentiranno di migliorare la  vita di tre persone diverse. Non possiamo che ringraziare i familiari della donna che, nonostante il dolore, hanno acconsentito alla donazione
degli organi. Ricordiamo infatti che per mezzo del progresso  scientifico, la donazione e il trapianto rappresentano una concreta speranza di vita per molte persona malate, con una qualità di vita precaria. Un gesto di grande altruismo che non ha prezzo ed è in grado di migliorare la vita di molte persone". Questo è il secondo espianto di organi fatto a Olbia nel corso del 2021.
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