OLBIA. Il deputato del movimento cinque stelle, Nardo Marino, commenta l'azione dei deputati e consiglieri regionali leghisti che hanno manifestato al porto di Olbia contro lo sbarco dei migranti salvati dalla Ong Sea Eye. "La Lega -ha dichiarato Marino- ha spedito il tirapiedi salviniano delegato alle cose sarde, Eugenio Zoffili, a Olbia. Non certo per i molteplici problemi che la mia città, amministrata dalla sua stessa parte politica, patisce ma esclusivamente per fare legna sull'unica problematica sulla quale il suo partito ha proliferato e su cui ha basato la sua stessa identità politica: i migranti. Il deputato Zoffili pensa seriamente che la città di Olbia e la nostra regione non siano in grado di gestire una situazione di questo tipo? Pensa realmente il deputato Zoffili che gli olbiesi e i sardi, storicamente portati all'accoglienza, siano propensi a farsi prendere per i fondelli per mere questioni propagandistiche?
Lo sbarco dei naufraghi a bordo della nave "Alan Kurdi" è semplicemente il frutto delle convenzioni internazionali che stabiliscono il diritto al soccorso di chi si trova in pericolo di vita. Nessuno dei sardoleghisti inviati in terra sarda per fare legna elettorale può pensare che i sardi abbiano l'anello al naso. Solo 25 dei 125 migranti a bordo della "Alan Kurdi" resteranno in Italia. E questo, al netto delle stupidaggini lette e ascoltate oggi sui social dai deputati leghisti, è il frutto di un lavoro costante con l'Unione Europea portato avanti da Giuseppe Conte, il frutto di un negoziato serio e impegnativo teso a coinvolgere tutti i Paesi Ue in un processo di condivisione di un fenomeno che va affrontato e non subìto.
Tutti i naufraghi, compresi circa cinquanta bambini, sono stati sottoposti a tampone. Tutti saranno sottoposti alla quarantena in una struttura già individuata alla periferia della città. Dopodiché si provvederà alla loro ripartizione tra i Paesi europei.
Vorrei ringraziare per il lavoro svolto la Prefettura di Sassari e le forze dell'ordine che, con grande abnegazione, si sono adoperate per gestire con la consueta professionalità una vicenda umanitaria e non l'Apocalisse che alcuni oscuri personaggi si ostinano a raccontare".