Oggi Marcello Fois a Olbia per "Tinte Fosche- autunno in noir 2019"
martedì 3 dicembre 2019
"Pietro e Paolo"è il titolo dell'ultimo lavoro di Marcello Fois. La prima nazionale questo pomeriggio a Olbia.
OLBIA. "Tinte Fosche - autunno in noir 2019" per questo anno chiude e lo fa in grande ospitando uno scrittore di primissimo ordine: Marcello Fois L'autore presenterà, il suo nuovo libro "PIETRO E PAOLO". Dialogherà con l'artista, il bookblogger Salvatore Gusinu. L'evento si svolgerà stasera, martedì 3 dicembre alle 19 nel bellissimo attico al Corso Umberto I, 33 di Olbia e l'ingresso è libero e gratuito.
Il progetto "Tinte fosche, autunno in noir" è nato dalla sinergia di tre attori culturali della città ovvero l' associazione Pulp, che si occupa di manifestazioni di carattere artistico e culturali, l'associazione "Argonauti" attiva nell'organizzazione del festival del Cinema di Tavolara, del festival popolare della fotografia e di tante iniziative e la Libreria Ubik di Olbia, oramai un punto di riferimento e di aggregazione per gli eventi letterari e non solo della zona. Anche questo anno il festival si avvale del sostegno della Fondazione di Sardegna, di Sky Arte, del Comune di Olbia, di Tirrenia Compagnia Italiana Navigazione, del ristorante 12.1 e della prestigiosa cantina Vigneti Zanatta.
I direttori artistici sono, fin dalla prima edizione il libraio Andrea Baragone e Marco Navone, dell'associazione Argonauti. Gli autori ospiti di questa edizione sono stati Piergiorgio Pulixi, Antonio Fusco, Paolo Pinna Parpaglia, Barbara Baraldi, Paola Barbato, Sandrone Dazieri e Gesuino Némus, che ha presentato il suo libro in anteprima naziononale.
IL LIBRO: Prima erano inseparabili: Pietro figlio dei servi, Paolo dei padroni, un'adolescenza trascorsa in comunione con la natura, nel cuore vivo di una Sardegna selvaggia. I giochi, le parole pronunciate per conoscersi o per ferire, poi Lucia, «una giovane acacia selvatica»: sono tante le vie per scoprire chi sei, chi vuoi diventare, qual è la misura esatta del tuo potere. Quando Paolo viene chiamato alle armi, per una promessa che assomiglia a un patto di sangue si arruola anche Pietro, da volontario. Il suo compito è guardare a vista l'amico fragile, sorvegliarlo, proteggerlo. Le disparità nel loro rapporto ora non è più possibile ignorarle, s'impongono come le regole di grammatica che Paolo un tempo spiegava a Pietro: ci sono dei verbi, gli ausiliari, che permettono a tutti gli altri di spostarsi nello spazio e nel tempo. «Non lasciarmi» chiede Paolo, e Pietro forse lo tradirà o forse rispetterà la promessa, ma da quei giorni di bombe e combattimenti le loro vite, e quelle delle loro famiglie in Sardegna, cambieranno per sempre. Sino a quel mattino di gennaio in cui, ormai uomini fatti, si troveranno di nuovo uno di fronte all'altro. In una resa dei conti dove tradirsi o salvarsi può essere paradossalmente lo stesso gesto.
L'AUTORE: Nel 1986 si laurea in italianistica presso l'Università di Bologna. Nel 1989 scrive il suo primo romanzo, Ferro Recente, che, grazie a Luigi Bernardi della Granata Press, viene pubblicato nel 1992 in una collana di giovani autori italiani, nella quale figurano anche i primi libri di Carlo Lucarelli e Giuseppe Ferrandino. Sempre nel 1992 pubblica Picta, con cui vince (ex aequo con Mara De Paulis) il Premio Italo Calvino; nel 1997, per Nulla (con cui inizia la collaborazione con la casa editrice Il Maestrale), riceve il Premio Dessì. Nel 1998, ancora per Il Maestrale, esce Sempre caro, primo romanzo di una trilogia (proseguita con Sangue dal cielo e L'altro mondo), ambientata nella Nuoro di fine Ottocento e che ha come protagonista un avvocato, Bustianu, personaggio per il quale Fois si è ispirato a un avvocato e poeta nuorese realmente esistito: Sebastiano Satta. Con Sempre caro nel 1998 vince il Premio Scerbanenco[3]. Con Dura madre vince nel 2002 il Premio Fedeli e nel 2007 riceve il Premio Lama e trama alla carriera. Oltre che alla narrativa, Fois si dedica anche alla sceneggiatura, sia televisiva (Distretto di polizia, L'ultima frontiera) che cinematografica (Ilaria Alpi. Il più crudele dei giorni), e al teatro per cui ha scritto L'ascesa degli angeli ribelli, Di profilo, Cerimonia con Marinella Manicardi, Filippo Morelli, Mirella Mastronardi (segnalata al Premio UBU come giovane attrice non protagonista), Stazione (un atto unico per la commemorazione delle vittime della strage alla stazione di Bologna), Terra di nessuno e Cinque favole sui bambini (trasmesso a puntate da Radio 3 Rai). Dal suo racconto Disegno di sangue, pubblicato nel 2005 nell'antologia Crimini, è stato tratto un episodio dell'omonima fiction televisiva, trasmesso nel 2007 da Rai 2. Ha scritto anche un libretto operistico tratto dal romanzo di Valerio Evangelisti Tanit. Nel 2007, con il romanzo Memoria del vuoto, edito da Einaudi nel 2006, ha vinto il Premio Super Grinzane Cavour per la narrativa italiana, il premio Volponi e il Premio Alassio Centolibri - Un Autore per l'Europa. Con Giulio Angioni e Giorgio Todde è fra i fondatori del festival letterario L'isola delle storie di Gavoi[4]. È un esponente della "nuova letteratura sarda". Nel 2012 è tra i finalisti del Premio Campiello[5] con il libro Nel tempo di mezzo, risultato poi vincitore del Premio Procida-Isola di Arturo-Elsa Morante.[6] Nel 2016 vince il premio Asti d'Appello con il libro Luce perfetta, mentre nel 2017 vince la prima edizione del Premio Crovi col romanzo Del dirsi Addio.
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