OLBIA. L'obiettivo è fare in fretta. C'è poco tempo, meno di tre mesi per approvare una proposta di legge per la reistituzione della provincia di Olbia-Tempio o del Nord Est. I sindaci della Gallura ci sono quasi tutti questa mattina nella sede della ex provincia a Olbia, affiancati dai consiglieri regionali Giuseppe Fasolino, Giuseppe Meloni, Giovanni Satta e i rappresentanti sindacali uniti per far valere l'esigenza di un territorio che per estensione e peculiarità vorrebbe una maggiore rilevanza istituzionale. La riunione a Cagliari in Consiglio Regionale ha fatto ben sperare perché ha ricevuto rassicurazioni sulla valutazione della proposta, non senza preoccupazioni e insidie che sono state esposte oggi. "La riunione in Regione -ha dichiarato
il sindaco di Padru Antonio Satta- è da giudicare positivamente viste le dichiarazioni dei capogruppo di maggioranze minoranza, noi non abbiamo nulla contro le altre Province, ma non vorremmo essere coinvolti in altre situazioni. Noi stiamo chiedendo una cosa che ci è stata tolta in malo modo e siamo pronti ad una mobilitazione permanente".
La paura dei sindaci, dunque, è che qualcuno possa voler affossare la proposta dell'istituzione della provincia proponendo le istanze di altri territori. "Questa è la battaglia delle battaglie, senza la istituzione dal nostra provincia, noi non possiamo fare niente -ha dichiarato il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi-. Fino a quando non avremo portato a casa il risultato, nonostante il passo in avanti a Cagliari, dobbiamo richiedere risposte serie. Perché se la la legge deve essere approvata in consiglio il 31 dicembre e dunque sono necessarie risposte in questi giorni. E allora le domande sono due il Presidente del Consiglio Regionale la manderà in commissione e metterà all'ordine del giorno la discussione? L'impegno e l'esito di quella discussione verrà licenziata così come noi vorremmo o verrà bocciata?".
Stessa linea pe il consigliere regionale Giuseppe Fasolino: "Dobbiamo tenera alta la tensione per calendarizzare subito le discussioni sulla proposta, entro due settimane non di più per portare entro i primi di novembre la proposta. Questo è il punto fondamentale".
L'onorevole Gian Piero Scano ha così puntualizzato: "Avevamo già individuato la strada, la nostra Provinia a tutti i costi. Ma se strada facendo possiamo fare alleanze con le altre realtà facciamole, ma la nostra posizione è quella di non commettere il rischio e l'errore di farci carico di rappresentanze politiche che non siano nelle nostre disponibilità".
Giuseppe Meloni ha poi dichiarato: "C'è un'urgenza, dobbiamo correre ai ripari da domani mattina e dobbiamo presentare una proroga alla proposta di legge al 31 dicembre perché c'è il rischio che anche quella non arrivi in aula, perché quella può essere il nostro cavallo di troia una volta che andrà in aula per bypassare i possibili ostruzionismi".