La regista israeliana Hardy Helli al Sardinia Film Festival

lunedì 2 luglio 2018
L'autrice di Tel Aviv ha presentato il suo "The babysitter", tra le opere in concorso a Lo Quarter nella serata d'apertura. Domani la master class del regista Artur Aristakisyan. Mercoledì l'incontro con il premio Oscar Aleksandr Petrov
OLBIA. L'inaugurazione della tappa algherese del Sardinia Film Festival, sotto il maxischermo di Lo Quarter, il 1 luglio è stata caratterizzata dalla presenza della rappresentante israeliana, la spumeggiante regista Hardy Helli, trentaquattro anni di vitalità, che ha presentato il suo cortometraggio "The babysitter", tra i primi sei lavori in concorso proiettati nella prima serata.
Questo è il terzo corto per Halli, che ha studiato cinema all'università di Tel Aviv. È una storia in parte autobiografica che racconta di Yafit, 30 anni, una ragazza che lavora come babysitter in un hotel "tutto incluso" a Eilat, una città turistica nel sud di Israele.

Appena arrivata ad Olbia, la giovane autrice desiderosa di conoscere l'isola ha subito inforcato una bicicletta e, senza troppi indugi, ha pedalato sino alla Maddalena e poi a Caprera, manifestando di avere anche eccellenti doti sportive.
«Sognavo da sempre di venire in Sardegna», ha detto la regista in un dialogo scherzoso con la presentatrice Rachele Falchi, in un perfetto inglese tradotto al pubblico dall'interprete Laura Cocco. «Prima credevo che fosse simile al resto d'Italia, che è bellissima, ma l'isola è una realtà meravigliosa, una realtà a sé ».
A introdurre il programma delle quattro serate di Alghero, che porteranno le proiezioni dei cortometraggi in concorso, masterclass e ospiti internazionali, è stato il direttore artistico Carlo Dessì, che ha ricordato l'originalità di questa XIII edizione che, per la prima volta, crea un circuito virtuoso tra cinque importanti località turistiche del nord Sardegna.
Le proiezioni proseguiranno ogni sera, alle 21, nel cortile di Lo Quarter. Il 3 luglio alle 17, la Sala Conferenze dello stesso complesso architettonico ospiterà la masterclass "Cosa pensano i morti" del celebre regista russo Artur Aristakiasyan, affiancato da Antonio Vladimir Marino in qualità di traduttore e mediatore culturale. Sempre nella Sala Conferenze di Lo Quarter, il 4 luglio, alle 17, sarà invece il premio Oscar Aleksandr Petrov a tenere un'interessante masterclass sulle sue particolari tecniche di animazione, coadiuvato dalla presentazione della giornalista Eugenia Gaglianone.

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