Nizzi e Scanu strigliano la Regione per accelerare le procedure sul Mater Olbia
venerdì 21 aprile 2017
I ritardi del Mater Olbia preoccupano non poco, ma oggi Nizzi e Scanu hanno incontrato il Tag e hanno rassicurato sul fatto che chiederanno alla regione di accelerare gli iter delle autorizzazioni.
OLBIA.Questa mattina, presso gli uffici comunali, il Sindaco Settimo Nizzi, insieme al Deputato Gian Piero Scanu, ha incontrato i rappresentanti del TAG, Tavolo Associazione Gallura, di cui fanno parte: AGCI, CNA, Confartigianato, Confcommercio, Confapi Sarda, Confagricoltura, CGIL, CISL e UIL. Il tavolo, nato spontaneamente quattro anni fa per difendere i diritti e i presidi del territorio gallurese, stamattina ha espresso la necessità di sollecitare la Ras affinché si adoperi per eliminare ogni impedimento alla rapida apertura di una struttura di eccellenza quale il Mater Olbia, onde poter garantire una rinnovata e completa offerta sanitaria e occupazionale nel territorio.
Il Mater Olbia, dunque, all'ordine del giorno dell'incontro di questa mattina, tema particolarmente caldo, dopo il question time di ieri alla Camera che ha sollevato non poche polemiche sull'apertura dell'ospedale. Così si esprime nel merito il Primo Cittadino Settimo Nizzi: «Viste le notizie apparse sui Media in questi giorni, abbiamo voluto approfondire la questione, allargando l'argomento alle problematiche della sanità della Gallura in generale. Noi tutti abbiamo affermato che il Mater Olbia non sarà "qualcosa in più" a livello territoriale e locale, ma l'apertura della nuova struttura ospedaliera permetterà il riequilibrio dei servizi nel nostro territorio in quanto a prestazioni erogabili e numeri di posti letto.
Abbiamo preso atto con enorme soddisfazione della joint venture tra Qatar Fundation Endowment e il Policlinico Gemelli. Adesso occorre chiudere l'iter amministrativo nel minor tempo possibile e per questo sollecitiamo il Presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'Assessore alla Sanità Luigi Arru ad andare avanti senza tentennamenti, benedicendo la nuova collaborazione che si è andata a creare».
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