GUARDIA DI FINANZA

Marchi contraffatti e venduti a Olbia Denunciate due persone e sequestrati gli articoli

sabato 28 gennaio 2017
I militari della Guardia di finanza di Olbia, coordinati dal comandante Marco Salvagno, hanno denunciato due persone per la vendita di prodotti contraffatti.
OLBIA. I militari della Guardia di Finanza del Gruppo di Olbia, hanno concluso nelle scorse ore due importanti interventi nel settore del contrasto della vendita di merce recante marchi contraffatti.
 In particolare, le fiamme gialle olbiesi, in seguito ad una specifica attività investigativa, hanno individuato una donna di 31 anni, A.R., che aveva allestito una fiorente attività di vendita on line di articoli di abbigliamento ed accessori di pelletteria recanti marchi di note case di moda palesemente contraffatti.
La donna, aveva infatti creato un proprio store attivissimo sui social network, nel quale pubblicizzava centinaia di prodotti contraffatti, dei quali indicava qualità, prezzi ed eventuale modalità di pagamento.
 La merce veniva ordinata direttamente dalla A.R. che si approvvigionava dai mercati partenopei facendola arrivare con pacchi postali o spedizionieri direttamente a casa, per poi effettuare una seconda spedizione a favore dell'acquirente finale.

Nel corso del secondo intervento, invece, i "baschi verdi" hanno fermato un cittadino senegalese di 30 anni, T.M.A., in una via periferica di Olbia alla guida della propria autovettura all'interno della quale trasportava alcune voluminose borse. L'atteggiamento nervoso mantenuto dal fermato nel corso delle attività, ha convinto i militari ad approfondire il controllo sull'uomo e sulla merce trasportata, che risultava essere costituita da un ingente quantitativo di articoli di abbigliamento recanti marchi contraffatti.
 
Ritenendo verosimile che l'uomo potesse detenere ulteriori articoli contraffatti presso la propria abitazione, i militari hanno deciso di effettuare una perquisizione domiciliare che ha consenito il rinvenimento e sequestro di numerosi accessori di abbigliamento del tutto simili a quelli rinvenuti in precedenza.
Al termine delle attività, entrambi i soggetti sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria di Tempio Pausania per i reati di contraffazione marchi e ricettazione.
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