Sanità in Gallura trascurata L'allarme dei primari dell'ospedale condiviso da Fasolino

(foto: OlBiaNotizie.it)
venerdì 13 gennaio 2017
Il sindaco di Golfo Aranci e consigliere regionale di Forza Italia si esprime in merito all'emergenza sanitaria in Gallura.
OLBIA. «Condivido pienamente il grido d'allarme lanciato dal sindaco Nizzi e dai Primari del presidio sanitario di Olbia sulla drammatica situazione dei servizi sanitari in città ed in tutta la Gallura in particolare. E' inaccettabile quello che questo territorio sta vivendo ormai da diversi anni e le costanti battaglie che sindaci, medici e operatori sanitari sono costretti a fare per vedere riconosciute le legittime necessità in campo sanitario di un territorio in continua crescita». E' quanto dichiarato da Consigliere regionale e sindaco di Golfo Aranci Giuseppe Fasolino dopo le dichiarazioni del sindaco Settimo Nizzi e dei i primari dell'ospedale di Olbia di ortopedia (Peppino Mela), ostetricia e ginecologia (Antonio Rubattu), anestesia e rianimazione (Franco Pala) e chirurgia (Luigi Presenti) sull'emergenza sanitaria nella città di Olbia.

«Mentre Paci presenta la finanziaria regionale 2017 – incalza Fasolino - che mi risulta non operi nessun taglio alle voci di spesa della sanità isolana e mentre si sta operando la ristrutturazione del sistema sanitario regionale riemergono le vecchie e solite incognite e si acutizzano i problemi di sordità della Regione nei confronti del sistema sanitario gallurese. Da troppo tempo segnaliamo il disinteresse e il disimpegno verso questo territorio, lo stallo nella programmazione degli investimenti, sia infrastrutturali che nel personale, le chiusure e le ipotesi di soppressione, le riduzioni nelle prestazioni erogate che a turno toccano Olbia, Tempio, La Maddalena».

«Ogni volta è la stessa storia – conclude Fasolino – bisogna cambiare strada, è ora di finirla con una politica sanitaria che naviga a vista, bisogna trovare soluzioni adeguate perché gli scenari certificati ieri dai primari ospedalieri sono da incubo. E le rassicurazioni della Regione servono solo per distogliere l'attenzione e le risorse da quelli che sono i reali problemi e bisogni del territorio».

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