OLBIA. Una sconfitta indigesta. L'Olbia perde in casa contro il Renate masticando amarissimo al termine di una partita nata storta. In vantaggio nel primo tempo grazie al colpo di testa di Marzeglia, i lombardi hanno raddoppiato in apertura di ripresa con Anghileri (sempre di testa), prima che una spettacolare conclusione al volo di Piredda, ben assistito da Pinna, risvegliasse il "Nespoli". Un capolavoro corale che ha riscattato solo parzialmente le disattenzioni difensive costate il doppio svantaggio. Perché il gol del numero 11 bianco (il quinto in campionato) arrivato al 56' di gioco ha dato il la a un letterale assedio tanto entusiasmante quanto vano.
Con cuore, testa e orgoglio l'Olbia si è riversata nella metà campo avversaria schiacciando il Renate e collezionando otto nitidissime palle gol. Furente sulle fasce e imprendibile per vie centrali, al 66' è Muroni a sfiorare il pari con un colpo di testa su assist dalla sinistra di Cotali e tre minuti dopo Capello elude con una finta il difensore e scalda le mani a Cincilla con un destro dalla distanza. È il 70', invece, quando Kouko fa vibrare il catino del "Nespoli" colpendo la traversa in pieno da posizione ravvicinata. Lo stesso Kouko, al 71' di piede e all'81' di testa continua a perdere la sfida con la fortuna, non capitalizzando due ottimi spunti di Pinna e Cotali. All'86' tocca invece a Feola: abile e sgusciante nel liberarsi in area, il mediano calcia a botta sicura alzando però troppo la mira da pochi passi. All'88' torna in pista Kouko: Pinna verticalizza e l'ivoriano conclude a rete sotto le gambe del portiere ma il segnalinee ravvisa nel movimento una posizione irregolare. Nel recupero l'ultima grande opportunità: Cossu taglia una palla velenosa in area, Capello sfiora e Miceli in tuffo alle spalle di tutti manda fuori di un niente.
Il racconto della cronaca nuda e cruda dice più di qualsivoglia analisi o commento. L'Olbia paga a carissimo prezzo due errori difensivi mancando l'appuntamento con una vittoria che, computo delle occasioni alla mano, avrebbe meritato. Il Renate centra il nono risultato utile consecutivo e consolida il quinto posto. L'Olbia fallisce il proverbiale "non c'è due senza tre" e, per questo, ha di che recriminare. Adesso lavoro, lavoro e lavoro. La ricetta è sempre la stessa e per sognare c'è ancora tempo.
TABELLINO
20ª giornata | Olbia-Renate
OLBIA: Carboni, Pinna, Miceli, Dametto, Cotali, Muroni, Geroni (81' Feola), Tetteh (54' Cossu), Piredda, Kouko, Ragatzu (62' Capello). A disp.: Montaperto, Van der Want, Murgia, Russu, Pisano, Auriemma, Scanu, Senesi, Quaranta. All.: Mignani.
RENATE: Cincilla, Di Gennaro, Malgrati, Teso, Vannucci, Dragoni (58' Graziano), Pavan, Scaccabarozzi, Anghileri, Marzeglia (67' Florian), Napoli (82' Lavagnoli). A disp.: Merelli, Mora, Schettino, Stefanelli, Galli, Santi, Palma. All.: Foschi.
ARBITRO: Aristide Capraro di Cassino. Assistenti: Roberto Pepe di Ariano Irpino; Francesco Iovine di Napoli.
MARCATORI: 16' Marzeglia, 50' Anghileri, 56' Piredda (O)
AMMONITI: Miceli, Pinna
NOTE: 858 spettatori. Recupero: 1' pt; 4' st