"Penso che l'Olbia ha nelle proprie possibilità le capacità di fermare il Piacenza - esordisce Mignani - perché sono convinto che possiamo andare a giocarcela con tutti. Questa sarà una trasferta sicuramente difficile, affronteremo una squadra che non perde in casa da molto tempo e che arriva da una vittoria contro la Cremonese che ha dato tanto entusiasmo a un ambiente abituato a categorie superiori. In queste prime sei partite il Piacenza ha perso solo contro l'Alessandria, peraltro giocandosela alla grande".
Cosa ha lasciato la partita contro il Livorno? "Ci deve consegnare consapevolezza positiva e non presunzione" avverte Mignani che poi insiste sull'importanza di scendere in campo con il giusto atteggiamento: "L'approccio alla gara è la cosa più importante e non dobbiamo sbagliarlo. Dobbiamo scendere in campo sapendo di poter giocare come sappiamo e di poter vincere, sempre consapevoli che nulla ci è dovuto. Ci sarà da scendere affamati di punti, pronti a lottare e a sacrificarci. Se la vittoria di Livorno ci ha trasmetto questo spirito, siamo destinati a crescere ancora. In settimana ho cercato di trasmettere questo concetto ai ragazzi". Piacenza prova del nove? "Le prove del nove - spiega il mister - ci sono tutte le settimane e non basta superarne una per poi sentirsi promossi".
Qualcuno parla dell'Olbia come di squadra rivelazione: "Io penso che sia troppo presto per fare queste considerazioni. Fa sicuramente piacere sentirsi apprezzati, ma nel mio modo di essere a contare sono sempre i fatti e non le parole". In chiusura un commento su capitan Cossu, in questo avvio di stagione apparso in condizioni di forma eccezionali: "Vederlo giocare su questi livelli è un piacere e non può che rendermi felice. Per noi è un giocatore fondamentale, ma non direi che siamo Cossu dipendenti. Si scende in campo in undici e si vince da squadra. Sempre".