I lavoratori della funzione pubblica in Sardegna in stato di agitazione

(foto: OlbiaNotizie.it)
sabato 6 agosto 2016
I lavoratori della funzioen pubblica in Sardegna sono in stato di agitazione per i mancati pagamenti per la fomrazione professionale.
OLBIA. I lavoratori della funzione pubblica sono in agitazione: il blocco dei pagamenti della Regione, denunciano le sigle sindacali,  mette a rischio il comparto della formazione professionale in Sardegna. Ecco il comunicato nella sua forma aintegrale.

"La Regione Autonoma della Sardegna non effettua i pagamenti sulla Formazione Professionale, pertanto sono a forte rischio le necessarie coperture finanziarie per le misure di Politica Attiva del Lavoro e di Formazione Professionale.
È una situazione inaccettabile, che sta paralizzando il sistema con pesantissime ricadute per i lavoratori del comparto, per i giovani, per le famiglie e per le agenzie formative che oggi anticipano le risorse finanziarie per conto della Regione per il mantenimento del sistema della FP in Sardegna. Una situazione che incide pesantemente sulle misure di politiche attive del lavoro e non solo sulla formazione professionale.
Dopo tutte le lunghe attese ( nessuno o pochissimi pagamenti effettuati dal 1 gennaio 2016 ad oggi), pur prendendo atto che negli ultimi giorni è stato attivato un lavoro atto a risolvere parzialmente il problema, è chiaro che l'unica alternativa a tutela dei lavoratori che rappresentiamo, non avendo ad oggi certezza sui pagamenti, è la messa in mora della Regione e l'attribuzione di responsabilità alla stessa sui risvolti di mantenimento dei livelli retributivi e occupazionali del comparto.
Si ravvisa dunque l'immediata necessità di un incisivo e concreto intervento da parte della Giunta Regionale ed in particolare si richiede un incontro congiunto con gli Assessori competenti al Bilancio e al Lavoro e Formazione Professionale, per garantire l'avanzamento della spesa e i pagamenti relativi alle politiche del lavoro e della Formazione professionale.
Si tratta di un'importante problema per l'intera Isola, infatti con un tasso di disoccupazione vicino al 17% la Regione Sardegna non riesce ad avviare tempestivamente e a garantire continuità alle Politiche Attive del lavoro. Le misure previste per contrastare la disoccupazione e per promuovere la ricollocazione dei lavoratori in mobilità e CIG sono per la gran parte bloccate. E per le misure attivate, ad esempio le attività corsuali di FP, non effettua i dovuti pagamenti in tempi accettabili. Mentre la gran parte dei nuovi interventi di politica attiva del lavoro e di fp non si vedono ancora gli avvisi, e i pochi messi in pubblicazione, sono cosi strutturati da prevedere l'avvio delle attività non prima di 6-8 mesi, cioè nel 2017.
Eppure il Fondo Sociale Europeo 2014-2020 ( e siamo ormai nel 2016!) interviene con una quantità notevole di risorse finanziarie da spendere per le politiche attive del lavoro e la Formazione professionale; ad esempio , la programmazione unitaria RAS denominata " priorità lavoro" DGR n. 3 del 17.06.2015 prevedeva per le sette misure d'intervento 325 milioni di euro, recuperando anche l'annualità 2014 non utilizzata.
In particolare si segnala che, allo stato, nonostante le molteplici azioni di sensibilizzazione svolte dalle scriventi, l'avanzamento dei pagamenti dovuti ai soggetti attuatori e quindi ai lavoratori, agli utenti e a tutto l'indotto occupazionale del comparto della FP, relativi ad importanti attività svolte su affidamento della Regione Autonoma della Sardegna, concluse già alla data del 31 dicembre 2015, non sono stati ne effettuati ne tantomeno si ha certezza dei tempi previsti per la loro erogazione.
In mancanza di tempestiva risposta ai problemi richiamati saranno promosse e poste in campo tutte le azioni di agitazione e di rivendicazione con pubblica manifestazione da parte delle scriventi segreterie al fine di tutelare i lavoratori del comparto".

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