Il Mater Olbia? Ultimato a giugno 2017 Rispo: "I ritardi dovuti a sistema burocatico sabaudo"

lunedì 11 aprile 2016
Aprirà per fasi, ma la struttura completa sarà ultimata per il giugno del 2017. Ad oggi è stato realizzato il 7 percento dell'opera.
OLBIA. Perché non c'è ancora il Mater Olbia? A rispondere a questa domanda ci ha pensato stamane il manager della Qatar Foundation, Lucio Rispo, che in un incontro dedicato ai giornalisti ha spiegato i motivi del ritardo dei lavori e della relativa apertura del polo sanitario. "Noi abbiamo fatto la nostra parte, ma qualcuno non ha fatto la sua. Per quanto riguarda la parte istituzionale noi non ci possiamo fare nulla, non dipende da noi. E' il sistema Italia che non funziona, ci dobbiamo liberare di questa burocrazia sabauda. Fino ad oggi abbiamo speso oltre duecento milioni di euro spdendendo molto di più di quanto abbia fatto il Governo per le due alluvioni di Olbia.E' sicuramente il più grande investimento fatto a Olbia nella storia. Abbiamo comprato la struttura, fatto i parcheggi, comprato i terreni e ora stiamo lavorando dando lavoro e occupazione a operai sardi, ma nessuno ci ha ringraziato e anzi oggi ci viene rimproverato un ritardo che non è ascrivibile a noi. Ci deve essere un'epidemia di schizofrenia acuta arrivata da queste parti".

E Rispo non nasconde di essere stufo di rispondere alle domande sui ritardi e i problemi legati al Mater che ribadisce più volte sono legati a questioni burocratiche e istituzionali. Il polo sanitario, secondo quanto riferito verrà ultimato al 100 percento nel giugno del 2017.  Nelle slide proiettate dal manager si legge chiaramente che al momento è stato realizzato il 7 percento dell'opera che ad ogni modo verrà realizzata per fasi e i reparti aperti per fasi, quindi non è escluso che la struttura possa aprire alcune cose molto prima. Un struttura che secondo Rispo non avrà eguali in Europa e che sarà per le peculiarità del polo sanitario seconda al mondo per la medicina di precisione e specializzata.

"L'idea è quella di tendere -ha riferito Rispo- a prevenire le malattie sulla base di informazioni relative ad ogni singolo paziente e personalizzate per ogni singolo paziente con diagnosi che potranno salvare vite umane. Per la cura dei tumori, ad esempio, verrà ridotta la tossicità delle cure e ci sarà una maggiore possibilità di debellare la malattia". Si è parlato anche della Telemedicina, secondo Rispo una vera e propria rivoluzione nel campo della Sanità e che è un regalo per Olbia perché non era prevista nell'accordo.

"Non ci sarà, infatti, nessun rimborso regionale o nazionale per questa attività, ma i soldi li metteremo tutti di tasca nostra. Anche qui abbiamo speso dei soldi, prodotto materiale e progetti, ma abbiamo perso solo tempo. Ora siamo riusciti finalmente a sbloccare la situazione con l'intervento del dott.Barroccu presidente dei medici di base. Andremo a concludere il training degli operatori per l'utilizzo dei macchinari per le diagnosi -ha poi concluso Rispo-.  Il 27 aprile arriverà il Ceo della Qatar Foundation  Rashid Al Naimi per incontrare il presidente della Regione Francsco Pigliaru. Rispo, invece,  è atteso per questo pomeriggio in consiglio comunale per riferire sullo stato di avanzamento dei lavori, così come è stato fatto stamane.

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