Apeddu candidato della coalizione identitaria: "Bloccheremo il Piano Mancini"

domenica 21 febbraio 2016
Il candidato della coalizione identitaria di Olbia ha parlato a tutto campo dei progetti da mettere in campo per risollevare Olbia dal difficile stato in cui si trova.

OLBIA. Stamane presso l'aula congressi dell'Hotel President di Olbia è stata presentata la candidatura a sindaco di Antonio Apeddu, come rappresentante della federazione identitaria Olbia. Una  coalizione che comprende  i gruppi politici Zona Franca, Unidos, Sardegna Natzione, Partito Sardo d'Azione, Forza Paris.  Olbia messa ai margini dalla riforma degli enti locali, l'inadeguatezza del piano Mancini per la mitigazione del rischio idrogeologico, la raccolta differenziata da rendere meno onerosa per i cittadini, la mancata attuazione della Zona Franca: sono solo alcuni dei temi affrontati. All'incontro con la stampa erano presenti Quirico Sanna del Psdaz, Gigi Sanna della Zona Franca, Moreno Contini di Forza Paris, Tonino Pizzadili e Mauro Pili per Unidos, Sebastiano Compostu di Sardinia Natzione. 


 "La recente riforma degli enti locali -ha commentato il candidato scelto dalla coalizione-, voluta dalla giunta Pigliaru, non fa solo una ripartizione di compiti, ma finirà con il ridisegnare la Sardegna sul piano economico, sociale, ambientale e sono convinto anche antropologico. Io credo che questa riforma incrementerà l'emigrazione. Incentrare tutto su Cagliari si costituisce un modello pericolosissimo per questo territorio. È evidente che il ruolo di Olbia è stato relegato ad essere assolutamente marginale. Il disegno che viene fuori per opera del referendum che ha abrogato le province e ora di questa riforma degli enti locali, porta Olbia ad essere cancellata. Il primo sforzo della politica olbiese deve essere canalizzato su questo.

Dovremo, poi, rivedere le regole con le quali agisce il comune, che deve diventare davvero la casa dei cittadini. Bisogna cambiare perché le cose devono migliorare. Penso alla raccolta differenziata per esempio, appare onerosa anche solo a colpo d'occhio, andrebbe rivista e migliorata. Poi in questa città è difficile anche morire, dopo una certa ora il gestore del cimitero ha deciso che non si può accedere. in più c'è anche la gestione economica, per cui un loculo costa cifre esorbitanti con prezzi che arrivano fino a 5mila euro per un loculo. Per quanto riguarda la Zona Franca quello che è venuto a mancare è proprio l'amministrazione locale". Apeddu ha poi parlato di piano urbanistico e di strade tracciate, ma mai concluse con una conseguente svalutazione dei piani immobiliari. In conclusione è stato anche rigettato con forza il Piano Mancino, ritenuto inadeguato per la risoluzione del problema del rischio idrogeologico.


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