In Sardegna cresce la circolazione di veicoli commerciali per il trasporto merci

(foto: foto archivio internet)
sabato 25 luglio 2015
I dati rilevano come il trasporto merci sia stato comunque influenzato dal rallentamento dell'economia negli ultimi anni 
OLBIA. Negli ultimi cinque anni in Sardegna il parco circolante di veicoli commerciali per il trasporto merci (con PTT - peso totale a terra - fino a 3,5 tonnellate) è passato da 103.553 a 110.458 unità, con un aumento del 6,7%. Questi dati provengono da un'elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci, elaborazione che prende in considerazione tutte le province sarde. Ne emerge che è Ogliastra la provincia che ha fatto registrare la crescita maggiore del parco circolante di veicoli commerciali per il trasporto merci (+12,6%), seguita da Nuoro (+10,3%) e Medio Campidano (+10,2%).

Sempre dal 2010 al 2014 il parco circolante di veicoli pesanti per il trasporto merci (con PTT superiore a 3,5 T) è calato del 6,3%, passando da 15.184 a 14.228 unità. A livello provinciale, in questo comparto in Sardegna tutti i dati sono negativi: si va dal -7,7% di Olbia Tempio fino al -0,5% di Ogliastra.

 
A livello nazionale nel periodo di tempo preso in considerazione il parco circolante di veicoli commerciali per il trasporto merci è passato da 3.366.169 a 3.388.728 unità, con un aumento dello 0,7%, mentre il parco circolante di veicoli pesanti per il trasporto merci è diminuito del 7,6%, passando da 583.878 a 539.452 unità.

Evoluzione 2010 - 2014 del parco circolante di veicoli per il trasporto merci oltre 3,5 T 2010: oltre 3,5 T 2014: oltre 3,5 T var % SARDEGNA 15.184 14.228 -6,3 CAGLIARI 5.125 4.742 -7,5 CARBONIA IGLESIAS 737 698 -5,3 MEDIO CAMPIDANO 1.037 993 -4,2 NUORO 1.653 1.573 -4,8 OGLIASTRA 795 791 -0,5 OLBIA TEMPIO 1.773 1.636 -7,7 ORISTANO 1.518 1.412 -7,0 SASSARI 2.546 2.383 -6,4 Fonte: elaborazione del Centro Ricerche Continental Autocarro su dati Aci I veicoli pesanti per il trasporto merci hanno pagato molto duramente il prezzo della crisi economica. Le loro immatricolazioni sono infatti diminuite nel corso degli ultimi cinque anni, in conseguenza di due importanti fattori: il primo è che molte aziende di trasporto italiane sono scomparse, ed il secondo è che, tra quelle che sono rimaste in attività, un gran numero di aziende hanno trasferito la propria sede in nazioni dell'est Europa, pur continuando ad operare in Italia.

"Non vi è dubbio che la situazione del comparto del trasporto merci in Italia – sostiene Daniel Gainza, direttore commerciale di Continental CVT – sia pesantemente condizionata dal rallentamento dell'economia che è avvenuto in seguito alla crisi negli ultimi anni. I dati sull'evoluzione del parco circolante di veicoli per il trasporto merci leggeri (cioè fino a 3,5 T) dimostrano però che vi è una rinnovata vitalità che anima settori economici come gli artigiani o i piccoli imprenditori, settori in cui è fondamentale dotarsi di un veicolo commerciale leggero per poter svolgere la propria attività lavorativa. Diversa è la condizione del comparto dei veicoli pesanti per il trasporto di merci, che scontano ancora oggi una situazione negativa dovuta, come si è accennato sopra, in parte alla concorrenza delle imprese che hanno sede in altri paesi europei ed in parte ad un'economia che lentamente si sta riprendendo. Ma anche per questo comparto sono state recentemente diffuse alcune buone notizie che lasciano sperare in una imminente ripresa. In particolare la crescita del traffico di veicoli pesanti in autostrada, che nei primi tre mesi del 2015 è aumentato del 2% rispetto allo stesso periodo del 2014, rappresenta un forte segnale di discontinuità rispetto ai dati negativi degli anni precedenti". 
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