Deputato Pili: L'80% dell'isola scoperta da un servizio decisivo per salvare vite umane.
"L'ennesima tragedia nell'isola di Carloforte e ancora una volta l'assenza dell'elisoccorso diventa decisiva nella lotta tra la vita e la morte. L'incidente mortale accaduto ieri a Carloforte ripropone in maniera drammatica la mancanza gravissima di un servizio di elisoccorso in aree come l'isola di San Pietro dove l'intervento aereo può essere fondamentale per salvare in extremis vite umane. Il trasporto in traghetto e i tempi di percorrenza per due vite umane in gravissimo pericolo di vita risultano il più delle volte decisivi e tutto questo non è più tollerabile. Quante vittime si dovranno contare per dare una risposta compiuta di una gestione civile del servizio sanitario in Sardegna? Il dramma di ieri a Carloforte ripropone l'esigenza di dare immediata attuazione ad un servizio che deve coprire, secondo le norme, tutto il territorio regionale nel raggio operativo dell'elisoccorso di 20 minuti. Ora la Sardegna ha una copertura di meno del 30%. In Sardegna si continua a morire per l'assenza di un intervento rapido così compre prescrivono tutte le norme in materia di pronto intervento. Si tratta di una situazione paradossale e di una gravità inaudita se si considera che ieri si è consumata l'ennesima tragedia. Si è trattato dell'ennesimo gravissimo fatto che mette in luce una situazione ormai insostenibile dell'elisoccorso in Sardegna. L'Asl di Lanusei da due anni almeno dispone su mandato della Regione di uno stanziamento di 20 milioni di euro per la gestione e organizzazione del servizio di elisoccorso. E due milioni e mezzo sono disponibili per la realizzazione delle tre elisuperfici di Ardara-Mores, Cagliari e Nuoro. Ad oggi niente è stato fatto mettendo a rischio la sicurezza di gran parte della Sardegna considerato che oltre due terzi della popolazione dell'isola è completamente priva di copertura di elisoccorso". Lo ha denunciato, con una interrogazione al Ministro della Salute, il deputato sardo Mauro Pili per denunciare la gravissima situazione dell'elisoccorso in Sardegna. "Sono anni che viene denunciata questa situazione senza si faccia niente per evitare che nuove tragedie si verifichino. Ancora una volta occorre denunciare che siamo con mezzi e organizzazione da terzo mondo. E la gestione dell'assessorato alla Sanità si conferma del tutto inadeguata alla gestione di un settore così nevralgico. Attualmente esiste un'unica base regionale, posizionata all'aeroporto di Alghero Fertilia, che garantisce una copertura del territorio regionale inferiore al 30%, con il 70% del raggio di azione a mare, a differenza di quanto indica la normativa in vigore (Linee guida per Conferenza permanente Stato Regioni del 03.02.2005 ai sensi dell'art. 4 del Dlgs 28 agosto 1997, n° 281 al punto 2.2, dove viene citato testualmente che: "per quanto attiene al soccorso sanitario primario, dovrà essere garantito, di norma, un intervento nell'ambito di un tempo non superiore a 20 minuti di volo. Se ieri fosse dovuto intervenire l'unico elicottero attivo, sarebbe dovuto partire da Alghero, superando di gran lunga i tempi dei 20 minuti previsti per legge. Una situazione – conclude Pili - insostenibile e paradossale che non può essere più tollerata".
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