OLBIA. Crisi del territorio, poca rappresentatività nelle stanze dei bottoni, graduale svuotamento dei presidi statali vitali per il lavoro e per i servizi in Gallura. Per il partito democratico cittadino è ora di cambiare passo e chiedere una svolta alla Regione per dare il giusto peso ai territori, tutti, ma in particolare quello di riferimento, Olbia e la Gallura. Per farlo a fine mese, la segretaria Angela Corda, ha annunciato una petizione popolare, una raccolta firme per proporre una modifica alla legge elettorale regionale. Un meccanismo, secondo la Corda, che non può funzionare e che esprime una fondamentale diseguaglianza con ripercussioni nella fondamentale rappresentatività in Regione. I consiglieri regionali galluresi, infatti, sono appena due rispetto ad esempio a quelli del sassarese che sono addirittura quindici.Tutti i particolari sono stati descritti nel corso di una conferenza stampa nel circolo cittadino di via Roma alla presenza di Vanni Fiori, Viola Valentino e Daniele Valentino.
"Ci facciamo promotori -ha dichiarato la Corda- per una petizione popolare che faccia da pungolo al consiglio regionale e per arrivare ad una nuova legge regionale. Ci sono evidenti profili di incostituzionalità di fatto che hanno consegnato solo due consiglieri su cinque al nostro territorio. Vogliamo farlo costituendo un tavolo permanente aprendo a tutti i partiti e alle forze sociali e datoriali. Andremo avanti nell raccolta firme fino a quando il consiglio regionale non prenderà in considerazione la nostra proposta". La Corda chiede poi aiuto a tutti quei territori che hanno gli stessi problemi, al fine di formare un'alleanza per poter essere il più possibile incisivi e dare la necessaria spinta per un reale cambiamento. La petizione dovrebbe partire a fine giugno, con banchetti per le raccolte firme.