Arresti a Olbia componenti Al Qaeda Sequestrato il pc , nuovi fermi in mattinata

venerdì 24 aprile 2015
Per ora un arresto a Olbia, ma probabilmente potrebbero arrivarne degli altri in merito all'operazione della polizia di stato che ha scoperto un'organizzazione affiliata ad Al Qaeda.

OLBIA. Nel corso del blitz nel negozio Mondo Bazar a Olbia è stato arrestato il gestore, probabilmente uno dei componenti della cellula di Al Qaeda smascherata dalla polizia di stato al termine di un complessa attività investigativa. Almeno sei gli arresti in Sardegna, con la base che aveva la sua sede principale in Gallura. Durante la perquisizione è stato sequestrato il computer dell'uomo che potrebbe contenere dati importanti per capire l'attività occulta. Nel corso della mattina, sempre nella cittadina gallurese, sono previsti altri arresti. Sconcerto in città per l'accaduto. Per strada e nei bar non si parla d'altro. Alcuni residenti e negozianti del quartiere conoscevano l'uomo arrestato come una persona mite e tranquilla che non aveva mai creato nessun problema. 


Secondo gli investigatori Olbia, città tranquilla era una delle mete prescelte dell'organizzazione. La Polizia di Stato ha riscontrato come l'organizzazione provvedeva ad alimentare la rete criminale destinando una parte del proprio impegno al fenomeno dell'introduzione illegale sul territorio nazionale di cittadini pakistani o afghani che in taluni casi venivano anche destinati verso alcuni paesi del nord Europa. 


Per eludere la normativa che disciplina l'ingresso o la permanenza sul territorio nazionale di cittadini extracomunitari, gli indagati utilizzavano sistemi semplici e collaudati. In alcuni casi facevano ricorso a contratti di lavoro con imprenditori compiacenti in modo da poter ottenere i visti di ingresso. In altri casi percorrevano la via dell'asilo politico facendo passare gli interessati, attraverso documenti falsi e attestazioni fraudolente, per vittime di persecuzioni etniche o religiose.  L'organizzazione forniva supporto logistico e finanziario ai clandestini, assicurando loro: patrocinio verso i competenti uffici immigrazione, istruzioni sulle dichiarazioni da rendere per ottenere l'asilo politico, apparecchi telefonici e sim, contatti personali. 


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