Minacce di morte al procuratore Beccato lo stalker grazie alle telecamere

(foto: OlbiaNotizie.it)
sabato 28 marzo 2015
Si tratta di un uomo di La Maddalena, la cui casa abusiva era stata fatta demolire dal procuratore Domenico Fiordalisi in esecuzione di una sentenza passata in giudicato.

OLBIA. Ieri mattina nel corso di una conferenza stampa presso la Questura di Sassari sono state diffuse le generalità del responsabile delle lettere minatorie nei confronti del procuratore di Tempio Pausania, Domenico Fiordalisi. Si Tratta di un 67 enne di La Maddalena, che ora dovrà rispondere per violenza e minacce a pubblico ufficiale, aggravate dalla circostanza dell'aver compiuto il fatto con lettere anonime.

 Il provvedimento adottato impone al 67enne di non comunicare in alcun modo con il Procuratore, perseguitato per mesi dall'uomo per costringerlo a compiere atti contrari ai propri doveri o a omettere atti del proprio ufficio; in particolare delle opere di demolizione portate avanti dal dott. Fiordalisi in relazione ad una serie di manufatti abusivi esistenti nel comune di La Maddalena. L'attività di indagine, coordinata dal Sost. Proc. Polino della Procura di Roma, è iniziata nel giugno 2014, proprio quando cominciarono ad arrivare alla procura di Tempio scritti anonimi contenenti ingiurie e minacce, anche di morte, al dott. Fiordalisi, colpevole secondo l'autore di aver dato impulso alle opere di demolizione degli immobili abusivi presenti a La Maddalena.

Dall'esame delle lettere e degli atti relativi alle demolizioni era emerso, sin da subito, che l'autore andava ricercato tra le persone che avevano subito le demolizioni, poiché in esse si faceva riferimento a vicende familiari di alcune persone  che avevano subito gli abbattimenti.

Sono state quindi attivate una serie di attività tecniche, finalizzate alla individuazione del mittente delle lettere, in particolare sono state monitorate, con le telecamere, le cassette di raccolta della posta presenti nell'isola, che hanno dato un importante contributo alla soluzione del caso. Quindi alla luce dei numerosi elementi probatori raccolti, compendiati in una copiosa informativa, il Gip del Tribunale di Roma, Dott.ssa M. Cipriani ha ritenuto di applicare la misura coercitiva nei confronti dell'autore. 


Informativa
Questo sito o gli strumenti terzi da questo utilizzati si avvalgono di cookie necessari al funzionamento ed utili alle finalità illustrate nella cookie policy. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie, consulta la cookie policy. Chiudendo questo banner, acconsenti all’uso dei cookie.