Conferenze post partum a Olbia Grande successo per gli incontri

(foto: Archivio Internet)
sabato 21 marzo 2015
Grande successo per gli incontri e conferenze sulla depressione post partum.

OLBIA. Ieri,nella sala conferenze dell'ospedale Giovanni Paolo II di Olbia, si è svolta laprima conferenza informativa e di psico-educazione rivolta agli operatorisanitari e sociali, alle coppie e a tutta le future mamme: sono statianalizzati i sintomi della Depressione che colpisce le donne subito dopo lagravidanza, ma anche il ruolo del compagno, "perché, nonostante sia unfenomeno squisitamente femminile, coinvolge le dinamiche della vita di copia,pertanto, la cura della depressione post partum, deve prevedere uncoinvolgimento attivo del partner nel progetto di cura e sostegno della donna",ha spiegato ieri la psicologa Carmen Ghiani, referente per la Asl diOlbia dello sportello depressione post partum.

Crisi dipianto, disturbi del sonno, perdita d'appetito, assenza d'interesse neiconfronti del neonato e nelle attività quotidiane, senso di colpa: sono alcunidei sintomi che possono manifestarsi dopo il parto. "Le donne, spesso, neimesi successivi alla nascita del bambino, si sente depressa; questi suoisentimenti vengono spesso sottovalutati e considerati normali, legati allostress associato al doversi prendere cura di un neonato", ha spiegato laGhiani. "Segnali che spesso colpiscono donne inconsapevoli, che ieri sonoriuscite a dare "un nome" a quella sensazione di malessere che le haaccompagnate subito dopo il parto.  La maggior parte delle madri riesce asuperare questo momento con risultati più o meno buoni, mentre una parte nonriesce a reagire, arrivando a registrate difficoltà nel lungo termine, congravi conseguenze sia per la sua salute, che per quella del bambino e dei suoifamiliari". 

 Lapercentuale di donne che subito dopo la gestazione soffre di una lieve forma didepressione (baby blues) è altissima, colpisce mediamente il 70% delle madri,mentre la Depressione post partum, che per statistiche e caratteristichecliniche è la più grave complicanza psichica del puerperio, ha un'incidenza del10-15% sulla popolazione femminile che partorisce.

La Asl diOlbia, attraverso il Consultorio Familiare, ha attivato da quasi due anni unpercorso dedicato alle neo mamme: "Con le Conferenze informative vogliamofar conoscere il fenomeno al grande pubblico e intercettare tutte le donne arischio", spiega Liliana Pascucci, responsabile del ServizioConsultoriale della Asl di Olbia. "Con questo progetto intendiamo sostenerela salute psico-fisica della donna nella gravidanza e nel primo anno di vitadel bambino, attraverso l'accompagnamento psicologico alla nascita,l'individuazione precoce degli indicatori di rischio per l'esordio di unadepressione post-partum, il sostegno alla relazione madre-bambino".

"Disolito si tratta di quadri sintomatici a base ansioso-depressiva che possonospaziare dalle forme lievi del baby blues (che colpisce il 70% delledonne nei giorni immediatamente successivi al parto e si risolve mediamenteentro le prime due settimane dalla nascita), a quelle più importanti della depressionepost-partum, con esordio tipico entro le sei settimane dopo il parto, checomprendono umore depresso e anedonia (incapacità del paziente a trovarepiacere), accompagnata da perdita o aumento di peso, insonnia o ipersonnia,agitazione o rallentamento psicomotorio, incapacità di concentrazione,sentimenti di colpa, pensieri suicidari. Sino ad arrivare alla psicosipuerperale, che registra  un'incidenza bassa, tra 0,1 e lo 0,2%, e lacui conseguenza più grave è l'alto rischio di suicidio e infanticidio".

Nelledonne che seguono percorsi di prevenzione e promozione del benesserepsicologico durante la gravidanza, l'incidenza del disturbo depressivodiminuisce in maniera significativa attestandosi attorno al 7%: in questedonne, la conoscenza del fenomeno, consente di superare le eventualiaspettative irrealistiche della maternità, di migliorare l'autostima, disviluppare le abilità di "coping" (l'insieme delle strategiecognitivo-comportamentali a disposizione della persona per far fronte, gestire,ridurre,combattere, le avversità ), "andando quindi a ridurre i sintomidella depressione post-natale e facilitare l'uso e lo sviluppo delle retirelazionali e sociali esistenti", aggiunge la Ghiani.

La Asl diOlbia, attraverso il Consultorio Familiare, ha attivato dal 2013, uno sportellodi consulenza psicologica per la prevenzione e la cura della Depressione postpartum, nell'ambito del quale le future mamme possono, fin dalla gravidanza,effettuare uno screening per l'individuazione precoce del rischio depressivo,frequentare incontri di informazione e di psico-educazione, apprenderestrategie per il miglioramento del proprio benessere psicologico ed essereseguite nel puerperio con supporti psicologici brevi.

In questidue anni sono state circa 260 le donne e 110 le coppie che si sonorivolte allo sportello e che hanno seguito gli incontri informativi sullaDepressione post-partum e di promozione per il benessere psicologico nellagravidanza e nel puerperio.

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