Tagli ai vigili del fuoco di Olbia La città penalizzata rispetto ad altri comuni italiani

(foto: Archiviointernet)
martedì 2 dicembre 2014
Il sindaco di Olbia non ci sta, prende carta e penna e scrive al ministro Alfano per scongiurare l'ennesimo taglio ai danni della città sempre più in affanno per emergenze alluvioni e incendi.


OLBIA. Nelle ipotesi di tagli e di spending review, Olbia viene sempre tenuta particolarmente in considerazione. A denunciarlo il sindaco della città gallurese che fa osservare come in territorio meno popolosi gli organici delle forze di polizia siano di gran lunga superiori. Giovannelli al fine di scongiurare l'ennesima beffa ai danni del territorio ha scritto una lettera dettagliata, indirizzata al ministro dell'Interno Angelino Alfano e ai vertici dei vigili del fuoco e rappresentanti territoriali dello Stato. "Nella bozza di proposta -dice il sindaco- si prevedono ulteriori quattro tagli all'organico dei vigili del fuoco della città". Una sproporzione, secondo Giovannelli, rispetto a territori con una popolazione pari ad un terzo rispetto a quella di Olbia. 


L'esempio più eclatante è quello di Gorgonzola che con ventimila abitanti ha 54 uomini a disposizione, o Bardolino Garda che con 6800 abitanti ne ha addirittura 46. E Olbia? Con i suoi 55mila abitanti ne ha appena 34. Senza considerare il fatto che durante l'estate la città arriva a superare le centomila unità. Giovannelli fa poi presente che i vigili del fuoco di Olbia servono anche altri comuni come Loiri Porto San Paolo, Golfo Aranci, Padru, Telti, Monti e Berchidda con distanze ragguardevoli l'uno dall'altro e dal capoluogo. L'altro dato da evidenziare nell atabella messa a disposizione riguarda gli interventi effettuati, ben 1500, al di sopra di molti altri comuni italiani con maggiore personale a disposizione. I tagli a tavolino, fatti dagli uffici del ministero non tengono dunque conto delle peculiarità del territorio, colpito annualmente da incendi devastanti durante tutto il periodo estivo e da eventi come l'alluvione, con danni causati anche da conformazione morfologica purtroppo segnata da un elevatissimo rischio idrogeologico.


Al seguente link la lettera di Giovannelli con l'allegata tabella.


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