OLBIA. Il sito archeologico di San Simplicio è uno dei più importanti nel Nord Sardegna. Da tempo si parla di una sua valorizzazione per renderlo fruibile. E' una ricchezza di Olbia, per ora nascosta e trascurata. Na da qualche tempo vanno avanti i lavori per il rilancio dell'area e che in primavera riporteranno alla luce e visibili a tutti centinaia di tombe e di monili. Tutti i dettagli del progetto sono stati illustrati questa mattina, nel corso di una conferenza stampa, alla presenza del sindaco di Olbia, Gianni Giovannelli, dell'assessore ai lavori pubblici Davide Bacciu, del coordinatore della soprintendenza dei beni culturali, Rubens D'Oriano. La Regione ha messo sul piatto della bilancia un milione e 180mila euro, ai quali si aggiungeranno altri 50mila del comune. Fondi che permetteranno di restituire ai cittadini olbiesi un pezzo del proprio passato oltre che un importante tassello per lo sviluppo turistico del territorio. i lavori sono cominciati nel mese di ottobre se secondo quanto previsto verranno ultimati nel mesi di aprile. Sotto la maestosa basilica di San Semplicio, sono custodite oltre 450 tombe con strutture murarie testimonianza della presenza di varie civiltà antiche compresa quella Fenicia. La scoperta di questo immane tesoro è stata fatta grazie ai lavori dell'urban Center, nel 2011 quando si scoprirono anfore greche, arredi funerari, una fornace per la calce e ciò che resta del luogo di culto dedicato alla dea Cerere romana. Il lavoro di valorizzazione verrà realizzato dall'impresa Gedi con l'approvazione del progetto della Soprintendenza per i beni archeologici.