OLBIA. Dalle prime ore della giornata di lunedì 29 settembre fino alle prime luci dell'alba del 2 ottobre è stata condotta un'operazione complessa, coordinata dal 15° Centro Controllo Area Pesca della Direzione Marittima di Olbia. L'obiettivo è stato quello di verificare la filiera della pesca ed incentrata in particolare sulla tutela del consumatore finale e la salvaguardia degli stock ittici. Coinvolte come sempre tutte le Capitanerie di Porto e gli Uffici Marittimi del Nord Sardegna che hanno dispiegato i loro uomini per le attività di verifica a terra e a mare per un'intensa e capillare azione di analisi nei vari stadi di commercializzazione dei prodotti ittici, dal momento della pesca, passando per i grossisti, per finire alle verifiche presso i ristoranti.
L'attività di controllo e repressione dei comportamenti illeciti ha prodotto sin dai primi momenti risultati di rilievo:
Il personale militare della Capitaneria di Porto di Olbia ha provveduto ad effettuare numerosi controlli per mare ed a terra, in particolare presso i porti di Olbia, Cala Gonone e La Caletta di Siniscola, con riguardo al trasporto via camion dei prodotti ittici. Massima attenzione anche nei confronti delle pescherie e dei ristoranti dove, presso un esercizio di ristorazione nel comune di Orosei sono stati rinvenuti prodotti destinati alla somministrazione in cattivo stato di conservazione. Pasta, carni, verdure e prodotti ittici, anche scaduti, venivano conservati promiscuamente all'interno dei frigoriferi della cucina. Pertanto di concerto con la ASL di Nuoro si è proceduto ad effettuare il sequestro dei prodotti alimentari citati, per un totale di circa 1 quintale e mezzo, e parallelamente si è deferito all'autorità giudiziaria il proprietario del suddetto ristorante per violazione della Legge 283/62 e dei Reg.(CE) n° 852/04 e n° 853/04. A tali controlli si aggiungono poi quelli effettuati dal personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Golfo Aranci che mediante l'impiego dei mezzi navali e terrestri in dotazione ha effettuato verifiche sull'attività di pesca professionale e sportiva nonché su i veicoli refrigerati in partenza ed in arrivo presso il porto di Golfo Aranci e inoltre sui ristoranti e le pescherie locali.
Il personale della Capitaneria di Porto di La Maddalena ha elevato 12 verbali amministrativi per sanzioni pari a circa 25000 euro, ha sequestrato 82 kg. di prodotto ittico pericoloso per il consumatore e 27 esemplari di lithophaga lithophaga (Dattero di mare), specie soggetta a particolare tutela. Durante l'attività di controllo in mare, sono stati sequestrati 1500 metri di reti da pesca ed un palangaro sprovvisti di strumenti di segnalazione e marcatura costituenti pericolo per la navigazione.