OLBIA. Il consiglio comunale olbiese di qualche giorno fa aveva deciso di alzare la voce nella chiusura dell'operazione San Raffaele. "O le banche, Banco di Sardegna e Sardaleasing, cedono i terreni oppure li espropriamo per interesse pubblico", questo in sintesi era stata il contenuto della delibera approvata all'unanimità dal consiglio comunale. Ma oggi dopo quel duro attacco, Franco Rabitti, presidente di Sardaleasing e Stefano Esposito amministratore dlegato, hanno respinto le accuse al mittente durante una conferenza stampa convocata a Sassari."Siamo i primi a voler concludere la cessione dello stabile - ha detto Rabitti - e per questo, pur in mancanza di accordo con i curatori fallimentari sul valore dell'immobile, Sardaleasing e gli altri componenti del pool già ad agosto hanno assunto la delibera di cessione, riservandosi di giungere successivamente a una definizione delle controversie, con una transazione o al limite estremo andando in causa". In poche parole Sardaleasing capofila del pool di banche dice di essere sostanzialmente proprietaria del bene, ma di fatto non ne può avere la disponibilità visto che, a detta di Rabitti, è tutto nelle mani dei curatori fallimentari. Rabitti ha poi voluto evidenziare l'impegno di Sardaleasing che "ha voluto evitare le lungaggini buracratiche e cedere l'immobile per consentire al fondo del Qatar di poter portare a termine il nuovo polo sanitario nei tempi prestabiliti".