OLBIA. Nel mirino dell'Associazione "Pensiero celeste" c'è anche la Sardegna. Troppi ginecologi obiettori di coscienza, denunciano dall'associazione di Padova, impediscono alle donne di esercitare il diritto a interrompere una gravidanza indesiderata. La questione è delicata, ma regolamentata dalla legge sull'aborto, la 194 del 1978. Così in una lettera indirizzata al presidente della Regione Sardegna, Francesco Pigliaru, si richiede di riequilibrare il personale medico ed infermieristico, entro trenta giorni. Andrea Napoli, presidente di "Pensiero Celeste" ha addirittura dichiarato che, in caso contrario, ricorrerà al Tar. A tal fine verrà attivata una class action contro tutte le Regioni Italiane con lo scopo di garantire i consultori familiari, attività di prevenzione dell'aborto e informazione sui metodi di contraccezione nelle scuole.