Presunte tangenti per licenze edilizie Tre indagati in Costa Smeralda

(foto: foto archivio internet)
mercoledì 10 settembre 2014
Sotto la lente d'ingrandimento della magistratura sono finiti anche i permessi rilasciati per la ristrutturazione degli hotel di lusso della Costa Smeralda.


ARZACHENA. L'accusa è di corruzione: tre persone, al momento, sono indagate dalla Procura della Repubblica di Tempio che tenta di far luce su di un presunto giro di tangenti legate alla concessione di licenze edilizie in Costa Smeralda. Secondo quanto ricostruito dal capo della Procura tempiese, Domenico Fiordalisi che sta seguendo personalmente le indagini, l'ingegnere cagliaritano Tonino Fadda, progettista di fiducia della Colony Capital, proprietaria della Costa Smeralda prima dell'avvento della Qatar Holding, avrebbe ottenuto licenze edilizie corrompendo il capo dell'ufficio tecnico di Arzachena, Antonello Matiz. I due sono indagati insieme con il fratello geometra di Fadda, Raimondo. Nella giornata di ieri si è svolta la perquisizione nell'abitazione e negli studi di Tonino Fadda. 


Sotto la lente d'ingrandimento della magistratura sono finiti anche i permessi rilasciati per la ristrutturazione degli hotel di lusso della Costa Smeralda, la cui documentazione è stata acquisita dai carabinieri nel corso di una perquisizione svoltasi, sempre nella serata di ieri, a Porto Cervo, in un ufficio della società Sardegna Resort utilizzato da Fadda. Quest'ultima tranche d'inchiesta segue il clamoroso sequestro del cantiere di una suite dell'hotel Cala di Volpe, disposto nel, maggio scorso sempre dal pm Fiordalisi che aveva riscontrato difformità e anomalie nei lavori eseguiti rispetto alle autorizzazioni rilasciate. Il cantiere era poi stato dissequestrato, ma l'indagine è andata avanti, nel massimo riserbo, fino alle perquisizioni avvenute ieri.


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