OLBIA. Il sughero si sa per decenni è stato un comparto trainante per l'economia sarda e non solo gallurese. E' ora però di ingranare un'altra marcia. La crisi economica e la concorrenza asiatica e della plastica hanno dato una bella mazzata ai produttori che però non hanno desistito e hanno fatto bene. Perché sta ritornando l'esigenza di qualità, di prodotti locali che hanno una storia e una tradizione. Oggi quei produttori sono pronti per rilanciarsi sul mercato, ma serve voltare pagina e per farlo serve un progetto.
Ne è convinto Giovan Battista Giannottu, dell'associazione produttori del sughero, che ha illustrato in consiglio regionale un progetto pilota da attivare in soli 90 giorni, per il rilancio del comparto. Cosa prevede? Riforestazione, riqualificazione degli addetti e incremento della produzione energetica da biomasse con l'impiego degli scarti forestali. L'economia del sughero in Sardegna ha una storia di 150 anni e oggi è il momento della svolta.
In Portgallo dove sono state messe in campo azioni mirate di rilancio del comparto, lavorano nel settore più di centomila persone. lo stesso modello potrebbe dare lavoro a centinaia di sardi. Giannottu è stato ricevuto in un'audizione alla Quinta Commissione, attività produttive del consiglio regionale.