OLBIA

Adiconsum a tutela truffati Teknosol Attivata procedura di conciliazione

(foto: olbiaNotizie.it)
mercoledì 3 settembre 2014
La presunta truffa di Teknsol ai danni di 800 famiglie sarde è finita nelle carte di diverse inchieste delle procure sarde. Ma rimangono i debiti da pagare con la finanziaria e l'Adiconsum ha attivato una conciliazione che permetterà ai truffati di dimezzare i costi delle rateizzazione o addirittura abbatterli

OLBIA. Il nostro giornale ne aveva parlato più di un anno fa, registrando alcuni casi anche in Gallura. Per quell'articolo, i legali della Teknosol, avevano minacciato una querela richiedendo una richiesta di rettifica pubblicata sul nostro sito. Da allora sono passati diversi mesi, le inchieste della procura della repubblica, in particolare quella di Cagliari, stanno per giungere a conclusione e l'Antitrust ha sanzionato la società per pubblicità ingannevole e pratiche commerciali scorrette. "Il tuo impianto fotovoltaico gratis" recitava lo slogan pubblicitario, apparso sui maggiori quotidiani ed emittenti televisive sarde, ma nella realtà dei fatti di gratuito non c'era proprio nulla. Una volta firmato il contratto, si accedeva ad una finanziaria che ogni mese, ancora oggi richiede la rata che arriva fino a 350 euro per un importo complessivo da rendere fino a 48mila euro. Impianti mai istallati, autorizzazioni comunali mai rilasciate, prestazioni energetiche non corrispondenti a quanto annunciato, tecnologie in alcuni casi superate per un affare pari a 35 milioni di euro. 


Il presidente dell'Adiconsum regionale, Giorgio Vargiu, questa mattina, in un incontro organizzato dal segretario provinciale della Cisl, Mirko Idili nella sede olbiese del sindacato, ha illustrato l'accordo di conciliazione negoziato per nove mesi con la finanziaria della Teknsol, Consum.it, facente capo al Monte dei Paschi di Siena, per andare incontro ai malcapitati e soprattutto dimezzare le spese o addirittura cancellarle nel caso di mancata realizzazione dell'impianto. Ci sono ottocento famiglie sarde che sono cascate nella rete della Teknosol dal 2009 al 2013. Di queste solo duecento al momento si sono rivolte all'Adiconsum per accedere alla conciliazione. L'appello di Giorgio Vargiu è a fare in fretta, perché la data ultima per poter richiedere la conciliazione è quella del 15 settembre. Si invitano dunque tutte le famiglie che si son sentite raggirate a rivolgersi all'Adiconsum entro quella data, dopodiché sarà tutto più complesso perché sarà necessario andare al contenzioso. "Hanno approfittato del grave momento di crisi -ha dichiarato Vargiu- perché le famiglie a cui chiedevamo come mai avessero accettato l'accordo, ci rispondevano che non avendo risorse, puntavano su questo per poter evitare il costo dell'energia. 


Gli agenti della Teknosol promettevano bollette a costo zero che è tecnicamente impossibile". E purtroppo c'è stato anche chi -come raccontato dal presidente di Adconsum- non ha retto il peso dell'ennesimo debito da accollarsi e si è tolto la vita. Alla conferenza stampa erano presenti il segretario provinciale della Cisl, Mirko Idili che appoggia la battaglia di Adiconsum e l'ingenere consulente  dell'associazione  di consumatori Gabriele Sanna che ha studiato gli impianti proposti dalla Teknsol, dimostrando nella pratica la poca efficienza e dunque il presunto "raggiro" messo in atto dall'azienda. Mentre si aspetta l'esito delle inchieste della magistratura che stanno mettendo in luce aspetti a dir poco agghiaccianti, Vargiu, vuole specificare che l'azione dell'Adconsum, non solo si muove per la tutela dei consumatori, ma anche di quegli imprenditori, seri che operano nel settore degli impianti fotovoltaici. La nuova frontiera delle truffe? Il microeolico. Vargiu mette in guardia i consumatori da affari "facili" e li invita, prima di firmare qualsiasi contratto, a rivolgersi alle associazioni. "Non vi fidate di chi vi dice che perderete l'occasione e vi mette fretta. Se l'operatore sarà serio allora vi darà il tempo per valutare al meglio come spendere  i vostri soldi" -ha poi concluso il presidente di Adconsum.


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