OLBIA. "Morsicalo, Morsicalo, Morsicalo". Il comando del padrone e il pitbull è scattato ed ha azzannato al braccio una guardia zoofila, colpevole solo di aver chiesto se quel cane, incustodito era il suo. E' ciò che è successo a Olbia, in via Messico, ieri sera. L'uomo è stato denunciato dalla polizia locale per lesioni, violenza e resistenza a pubblico ufficiale.
Sono le 21, una pattuglia delle guardie zoofile perlustra la città e si imbatte in un grosso cane, un pitbull, privo di guinzaglio e museruola che si aggira liberamente in strada. Una delle guardie scende immediatamente dall'auto per verificare l'indole e la pericolosità. A quel punto, si avvicina un signore con un guinzaglio in mano e le guardie gli chiedono se l'animale fosse il suo. Ma l'uomo di tutta risposta comincia a izzare il pitbull urlando: "Morsicalo, morsicalo, morsicalo". L'animale rispondendo all'ordine, si scaglia come una furia impazzita sull'avambraccio della guardia mordendolo. Il padrone del cane, a quel punto, rimane a guardare e non appena il suo pitbull molla la presa e riferendosi all'uomo aggredito gli dice: "Hai visto, tanto non mi potete fare niente, perché voi non siete in regola".
La guardia zoofila è stata accompagnata dai colleghi in ospedale dove i medici hanno potuto accertare un edema al braccio oltre a varie escoriazioni. Questa mattina l'uomo ha presentato una denuncia contro il proprietario del pitbull. Il comando di polizia locale di Olbia vuole sottolineare che le guardie zoofile, nell'esercizio dei propri compiti in materia di vigilanza ambientale e di animali da affezione, assorbono le vesti di pubblici ufficiali e di agenti/ufficiali di polizia giudiziaria. Da ciò ne deriva che le condotte criminose messe in atto nei loro confronti caratterizzano una fattispecie di reato, perseguibile d'ufficio. E' importante, infine, osservare, che le Guardie Zoofile dell'AGES ad Olbia rappresentano una realtà importante, oramai irrinunciabile per questo territorio; ad esse vengono demandate, pressoché interamente, le attività afferenti l'anagrafe canina, il randagismo e gli animali da affezione . Gli oltre cinquecento interventi all'anno ne sono la dimostrazione tangibile.