Olbia, scuola d'infanzia il Girasole Archiviata inchiesta su maltrattamenti

(foto: OlbiaNotizie.it)
mercoledì 30 luglio 2014
Il giudice per le udienze preliminari, Vincenzo Cristiano, ha archiviato l'inchiesta sugli abusi, mai commessi, nei confronti di alcuni bambini che frequentavano la scuola d'infanzia il Girasole di Olbia.

OLBIA. I giorni in cui è scoppiato il caso dei presunti abusi a Rignano Flaminio nei confronti di alcuni bambini della scuola materna, il Paese era sotto shock. Quello stesso shock che era stato provato all'indomani dei sigilli alla scuola d'infanzia il Girasole a Olbia, sempre per abusi e maltrattamenti, mai commessi, nei confronti di bambini. Maestri e maestre mostri. Ma la giustizia ha fatto il suo corso e ha svelato la verità: "Il fatto non sussiste", ovvero tutto ciò che era stato ricostruito, tutto ciò che di più turpe avevano fatto, non era vero. Un incubo durato anni nel caso di Rignano, qualche mese per i dipendenti e la titolare della scuola d'infanzia il Girasole a Olbia che si son visti mettere sotto sequestro la scuola. Due casi diversi, certo, ma accomunati entrambi dalla denuncia di alcuni genitori che al tempo hanno scatenato un vero e proprio putiferio giudiziario e che però, ora, dovranno rispondere del reato di calunnia davanti ad un giudice. 


Per quanto riguarda il caso gallurese, il giudice per le udienze preliminari, Vincenzo Cristiano, ha archiviato il procedimento attivato nel 2012, scagionando la titolare della scuola, il Girasole e sette dipendenti. Grande la soddisfazione della titolare e del legale Giampaolo Murrighile che ha seguito la vicenda arrivando prima al dissequestro della struttura e poi all'importante risultato di ieri con il proscioglimento dei suoi assistiti. A differenza di Rignano, dove i maestri erano stati messi alla gogna e condannati ancor prima del processo, a Olbia i dipendenti del Girasole avevano ricevuto la solidarietà di tutti i genitori dei bambini che frequentavano la scuola e che all'indomani del sequestro della struttura avevano organizzato una manifestazione di solidarietà nei confronti di Tonina Sanna e delle maestre. "Sono stati mesi lunghissimi -ha dichiarato la Sanna-, è stata una liberazione, anche se sapevamo di essere nel giusto".


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