CAGLIARI. Il nuovo Consiglio regionale, il XV della storia dell'autonomia e che resterà in carica per i prossimi cinque anni, si riunirà entro venti giorni dalla proclamazione ufficiale degli eletti, su convocazione del presidente della Regione in carica. Lo prevede lo statuto sardo. Ma per la proclamazione, che spetta all'ufficio centrale elettorale costituito presso la Corte d'appello di Cagliari, potrebbero essere necessari altri dieci giorni. La prima seduta dell'assemblea sarda di 60 componenti dovrebbe tenersi a marzo, quindi, presumibilmente a inizio primavera, forse qualche giorno prima. Il neo presidente Francesco Pigliaru, invece, avrà dieci giorni dalla proclamazione per nominare i 12 assessori della nuova Giunta (che poi dovrà giurare in Aula) e assegnare la carica di vicepresidente.
La convalida dell'elezione di consiglieri e l'accertamento dell'ordine di precedenza dei candidati non eletti spetta alla Giunta per le elezioni del Consiglio regionale. Queste operazioni non possono essere, però, convalidate prima che siano trascorsi venti giorni dalla proclamazione. Spetta appunto all'Ufficio centrale regionale costituito presso la Corte d'appello a Cagliari determinare il numero di voti validi ottenuti da ciascun candidato e procedere alla proclamazione dell'elezione del presidente e dei consiglieri regionali, una volta acquisiti gli estratti dei verbali dello scrutinio dagli uffici centrali circoscrizionali presso i tribunali che, a loro volta, li hanno ricevuti dai 377 Comuni in cui sono state allestite le 1.836 sezioni. Per la proclamazione ufficiale del presidente della Regione ci vorrà, probabilmente, una settimana: la verifica dello spoglio delle schede in Corte d'appello - prevede la normativa - deve cominciare entro 24 ore dal ricevimento degli atti. Seguirà la proclamazione dei consiglieri regionali, fra una decina di giorni. L'ufficio centrale regionale, infine, comunicherà l'avvenuta proclamazione ai consiglieri eletti e alla segreteria generale del Consiglio regionale, che a sua volta la trasmetterà alla presidenza della Regione affinché - dice la legge - "la porti a conoscenza del pubblico".